Un gruppo di ricercatori statunitensi è riuscito a fossilizzare il legno in pochi giorni, imitando un processo naturale che, solitamente, avviene nel giro di milioni di anni. La tecnica usata è descritta su Advanced Materials, ed è stata sviluppata da Yongsoon Shin e i suoi colleghi del Pacific Northwest National Laboratory in Richland, Washington.
Shin è riuscito ad accelerare la fossilizzazione inzuppando il legno nell’acido per due giorni e in seguito in una miscela di acqua e silice per altri due giorni. Alla fine ha posto il legname trattato in una fornace a 1400 gradi, consentendo al silicio di legarsi al carbonio e creando così una struttura porosa molto resistente, simile in apparenza, anche se non chimicamente identica, ad un fossile naturale.
Il materiale così prodotto presenta delle proprietà molto peculiari. La sua durezza è maggiore delle comuni lame di diamante utilizzate per il taglio. Inoltre l’alto grado di porosità raggiungibile e la sua elevata temperatura di fusione, ne potrebbero consentire l’impiego all’interno dei centri di stoccaggio delle scorie nucleari.
Questi residui, infatti, giacciono in poltiglie bollenti altamente radioattive e difficilmente maneggiabili. Il nuovo composto potrebbe assorbire all’interno dei suoi pori il materiale radioattivo senza disgregarsi, consnenteo così un più facile spostamento. (m.zi.)
