Spettacolari, irruente e incandescenti. Spesso anche terrificanti: stiamo parlando delle eruzioni vulcaniche, delle quali oggi un gruppo di ricercatori guidati da Corrado Cimarelli del Ludwig Maximilian University di Monaco è riuscito a riprodurre i caratteristici fulmini che può capitare di osservare sulla cima di un cratere.
Quello dei fulmini vulcanici è un fenomeno tanto affascinante quanto misterioso. Studiarli infatti, per ovvi problemi tecnici legati alle analisi sul campo, non è affatto semplice. È per questo che il team di Cimarelli ha pensato di riprodurre in laboratorio, su scala, una piccola eruzione vulcanica.
Come spiegano su Geology, per ricreare dei fulmini vulcanici, gli scienziati hanno mimato i pennacchi che si trovano sulla bocca dei vulcani mescolando a tal fine polvere vulcanica, palline di vetro di diverse dimensioni e argon pressurizzato. Utilizzando un dispositivo creato ad hoc, successivamente questa miscela è stata decompressa fino a raggiungere valori di pressione atmosferica, simulando la fuoriuscita dei pennacchi dalla bocca dei vulcani. Durante queste simulazioni una fotocamera ha ripreso tutte le fasi dell’eruzione artificiale, mentre una coppia di antenne ha monitorato le onde elettromagnetiche generate dalle scariche elettriche all’interno del gas.
Via: Wired.it
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