Studi ad hoc finanziati dalle compagnie del tabacco allo scopo di contrastare le politiche anti fumo. Ne parla la rivista The Lancet, che anticipa un rapporto redatto da Stanton Glantz, del Center for Tobacco Control Research and Education. Glantz, studiando i rapporti confidenziali delle industrie, avrebbe scoperto almeno due casi in cui una ricerca, i cui risultati negavano la pericolosità del fumo, era stata commissionata da qualche azienda di tabacco, svolta presso centri legati economicamente all’azienda stessa e pubblicata da editori ad essa vicini. Malgrado le dichiarazioni di facciata, spiega Glantz, le industrie di tabacco sono ancora ben lontane dal mettere in atto politiche corrette. E questa situazione, prosegue il ricercatore, rimarrà tale finché le università e i centri di ricerca non spezzeranno i legami finanziari con le industrie stesse, ponendo fine ad un pericoloso conflitto di interessi che danneggia sia la salute pubblica, sia l’integrità della ricerca scientifica. (m.zi.)
