Artemis 2024, chi sarà la prima donna sulla Luna?

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(Foto: Nasa)

l vicepresidente Mike Pence li a definiti Generazione Artemis, i nuovi eroi americani, quelli che aiuteranno – direttamente o indirettamente, lo vedremo – a riportare l’essere umano sulla Luna. Ecco i loro nomi: Joseph Acaba, Kayla Barron, Raja Chari, Matthew Dominick, Victor Glover, Warren Hoburg, Jonny Kim, Christina Hammock Koch, Kjell Lindgren, Nicole A. Mann, Anne McClain, Jessica Meir, Jasmin Moghbeli, Kate Rubins, Frank Rubio, Scott Tingle, Jessica Watkins, Stephanie Wilson. 18 astronauti (9 donne e 9 uomini) di età, esperienza nello Spazio, etnia e background molto diversi tra loro.


Nel 2024 la prima donna sulla Luna, nel nome di Artemide


Pari opportunità

Basta un colpo d’occhio per rendersi conto che non si tratta di un gruppo omogeneo. Tra le nove donne e i nove uomini dell’Artemis team ci sono tre afroamericani, un ispanico, un americano di origine coreana, una americana di origine iraniana e un americano di origine indiana.

Ma a fare impressione sono i loro curricula, estremamente diversificati. Rispetto al programma Apollo i cui membri avevano una preparazione militare spiccata, Artemis è davvero multidisciplinare: tanti gli ingegneri con diverso indirizzo (aeronautico, aerospaziale, informatico, elettronico, etc), ma ci sono anche tre medici (Kim, Rubio e Lindgren), due geologi (Acaba e Watkins), e due biologhe (Meir e Rubins, che è stata anche la prima a sequenziare il dna nello Spazio).

La composizione del team riflette la diversa natura della missione Artemis verso la Luna, che avrà come scopo ottenere risultati scientifici per realizzare degli insediamenti umani a lungo termine, prima in orbita e poi sul suolo lunare. Per questo c’è bisogno di competenze specifiche per lo studio del terreno e delle rocce, per capire come estrarre acqua e ossigeno, per far fronte alle necessità mediche che in missioni prolungate potrebbero presentarsi, per costruire impianti energetici in grado di sostenere le colonie anche quando manca il Sole.

Esperienza

Christina Hammock Koch è una delle veterane del gruppo. Selezionata come astronauta nel 2013, detiene il record femminile di 328 giorni nello Spazio e sei passeggiate spaziali, due delle quali insieme alla collega Jessica Meir (205 giorni in orbita). Anche Kjell Lindgren ha un bel bagaglio di esperienza con i suoi 141 giorni nello Spazio e le sue 2 passeggiate extraveicolari, senza contare le sue competenze come chirurgo di volo a supporto di missioni con lo Space Shuttle e sulla Stazione spaziale internazionale. Stesso numero di passeggiate spaziali per Anne McClain, che ha passato 204 giorni fuori dalla Terra.

Christina Koch e Jessica Meir a bordo dell’International Space Station. Nel 2019 le due astronaute Nasa hanno compiuto la prima “passeggiata spaziale” tutta la femminile (credit: NASA).

Affianco a loro, però, ben 10 membri del team non sono mai stati assegnati prima a una missione.

Largo ai giovani

Nonostante la presenza di Wilson e Acaba – rispettivamente 54 e 55 anni, i più anziani del team e gli unici ad aver messo piede sullo Space Shuttle –, l’età media del team è abbastanza bassa (per gli attuali standard): 6 astronauti hanno meno di 40 anni. Le più giovani sono Watkins e Barron, di 32 e 33 anni.


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C’è ancora margine

Questi dunque i prescelti dalla Nasa, e tra loro potrebbero esserci la prima donna a allunare e il prossimo uomo. I giochi però non sono chiusi: ci potrebbero essere dei cambiamenti e altri astronauti designati da altre agenzie si aggiungeranno.

A presto, Luna, al 2024.

Via: Wired.it