Rendere le città più verdi, e in particolare piantare più alberi, potrebbe essere uno dei modi per combattere il fenomeno del riscaldamento globale e delle temperature in costante crescita, che costituiscono una minaccia soprattutto per chi vive in aree altamente urbanizzate. Secondo uno studio pubblicato il 31 gennaio sulla rivista scientifica The Lancet, oltre il 4% della mortalità nei mesi estivi sarebbe infatti attribuibile al cosiddetto fenomeno delle “isole di calore urbane”, dovuto alle elevate emissioni di anidride carbonica e alla minore densità di aree verdi rispetto alle zone rurali. Lo studio si è focalizzato su 93 città europee e ha incluso diverse città italiane fra cui Roma, Napoli e Milano.
Quanti alberi esistono al mondo?
Lo studio e i risultati
I dati analizzati dal gruppo di ricercatori riguardano l’estate del 2015 e in particolare i mesi di giugno, luglio e agosto: in questo periodo, le città prese in considerazione sono risultate in media di un grado e mezzo più calde rispetto alle aree rurali circostanti. Secondo lo studio, un terzo dei decessi attribuibili al fenomeno delle isole di calore urbane (circa 6700) sarebbero evitabili se le stesse città riuscissero a raggiungere il 30% di copertura arborea, che significherebbe, in media, raddoppiare la quantità di alberi attualmente presenti. Le aree verdi e in particolare gli alberi, infatti, ci aiutano in molti modi: innanzitutto ci forniscono zone di ombra, ma soprattutto rinfrescano gli ambienti circostanti grazie alla traspirazione – un processo simile a quello della sudorazione col quale le piante, attraverso le foglie, re-immettono nell’ambiente parte dell’acqua che hanno assorbito attraverso le loro radici. Infine, le piante utilizzano l’anidride carbonica per effettuare il processo di fotosintesi, riducendone la quantità presente nell’atmosfera. “I nostri risultati – spiega Mark Nieuwenhuijsen, che ha guidato lo studio ed è direttore dell’Iniziativa per la pianificazione urbana, l’ambiente e la salute presso il Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal) – mostrano anche la necessità di preservare e mantenere gli alberi già presenti, perché sono una risorsa preziosa e la crescita di nuovi alberi richiede molto tempo”. Le città dell’Europa meridionale e orientale sarebbero quelle nelle quali si registrano i tassi più alti di mortalità legata al caldo eccessivo.
La situazione italiana
La nostra capitale conterebbe attualmente una copertura arborea media del 9%, Milano del 6,4% e Napoli del 13%. Solo prendendo in considerazione Roma, la ricerca stima che triplicando la densità degli alberi presenti in città per raggiungere una copertura del 30% si potrebbero evitare oltre 200 morti nel periodo estivo. “La vulnerabilità al caldo – afferma Antonio Gasparrini, professore di biostatistica ed epidemiologia presso la London School of Hygiene & Tropical Medicine (Lshtm) e uno degli autori dello studio – varia da città a città in base a diversi fattori. Comprendere i benefici di politiche come l’aumento della copertura arborea può aiutare a informare le azioni per ridurre i rischi e prevenire le morti evitabili, soprattutto con i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale”.
Via: Wired.it
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