“Le prove scientifiche disponibili non soddisfano i criteri per classificare il glifosato come un agente cancerogeno, mutageno o come tossico per la riproduzione”. È questa la conclusione del Comitato per la valutazione dei rischi (Rac) dell’Echa (Agenzia europea per le sostanze chimiche), pubblicata in una nota sulla Europea Chemical Agency, secondo cui le prove scientifiche disponibili sarebbero sufficienti per classificare il glifosato come non cancerogeno, sia per gli animali che per gli esseri umani.