I cani sanno quando siamo felici

I nostri amici a quattro zampe sono in grado di capire quando siamo felici o arrabbiati. Se per chi ha un Fido vicino la scoperta non ha dell’eccezionale, ora però lo conferma anche la scienza, con uno studio pubblicato su Current Biology. La ricerca esclude una volta per tutte l’idea che la distinzione delle nostre espressioni si basasse su semplici segnali, come ad esempio la visibilità dei nostri denti, e suggerisce invece che questi animali siano in grado di riconoscere le nostre espressioni usando principalmente i loro ricordi.

La questione dell’emotività degli animali e di come essi rispondano alle espressioni emotive degli esseri umani è diventata un vero e proprio focus per la ricerca nell’ultimo decennio (vedi Galileo: Ecco come riconosciamo le emozioni dei cani); tuttavia nessuno degli studi condotti fino ad ora era riuscito a confermare se essi fossero di fatto in grado di distinguere le nostre espressioni o se si trattasse solo di particolari segnali sul nostro viso.

Nel nuovo studio, i ricercatori hanno addestrato alcuni cani a distinguere delle foto in cui una stessa persona mostrava un’espressione felice o arrabbiata (dando loro una ricompensa quando riconoscevano una faccia felice). In tutti i casi, ai cani veniva mostrata solo la metà superiore o inferiore della faccia, questo proprio per escludere che essi usassero dei segnali, come ad esempio la visibilità dei denti, per capire se le persone stessero sorridendo o avessero un’espressione arrabbiata. In questo modo, i ricercatori potevano verificare se i cani erano in grado, ad esempio, di riconoscere un’espressione sorridente anche solo vedendo la metà superiore della faccia, in cui i denti non sono visibili.

Dopo aver istruito gli animali a riconoscere 15 diverse coppie di foto, le loro abilità sono state messe alla prova in quattro diversi test, che includevano metà inferiori o superiori di foto di persone diverse da quelle usate nell’addestramento e, questa volta, anche le metà destre e sinistre delle foto usate precedentemente.

I cani, raccontano i ricercatori, sono stati in grado di distinguere tra le espressioni di felicità e di rabbia abbastanza spesso da provare, secondo i ricercatori, che non si trattasse di una scelta casuale. Gli scienziati hanno anche sottolineato come questo implicherebbe non solo che i cani possono imparare a riconoscere le espressioni facciali, ma anche che sono in grado di applicare quanto imparato durante l’addestramento in nuove situazioni.

“Il nostro studio prova che i cani possono distinguere espressioni di rabbia e di felicità negli esseri umani,” ha spiegato Ludwig Huber, autore principale della ricerca: “Sanno che queste due espressioni hanno significati diversi. Questo vale non solo per le persone che conoscono bene, ma anche per quelle che non hanno mai visto prima”.

Huber ha anche aggiunto che non è ancora chiaro quali significati assumano di fatto le espressioni umane nei cani, ma che, poiché gli animani sembravano restii ad associare una faccia arrabiata con una ricompensa, sembra probabile che, nella loro mente, un sorriso abbia significato positivo e viceversa.

La ricerca non finisce qui: gli scienziati continueranno infatti ad esplorare come esperienze e ricordi influenzino l’abilità degli animali di riconoscere le emozioni umane. Essi prevedono anche di studiare come i cani stessi esprimano emozioni, e come queste siano influenzate da quelle dei loro padroni.

Riferimenti: Current Biology doi: http://dx.doi.org/10.1016/j.cub.2014.12.055

Credits immagine: Anjuli Barber, Messerli Research Institute

 

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