Sono ancora un mistero i “fairy circles”, le aree circolari prive di vegetazione visibili da anni lungo le coste della Namibia. Considerate dai locali l’opera di fate, sono ormai divenute attrazioni turistiche, ma diversi scienziati stanno indagando la loro formazione. Queste aree sono costituite da suolo sabbioso, e circondate da terreno in cui la vegetazione è presente. Prima la radioattività del suolo, poi le proteine tossiche rilasciate da piante velenose, quindi le termiti, che si sarebbero nutrite dei semi del terreno: queste le possibili cause ipotizzate dai ricercatori. Gretel van Rooyen, botanica dell’Università di Pretoria, sta valutando l’ipotesi che all’interno di questi circoli si siano depositate sostanze tossiche, che hanno ostacolato la presenza di vita vegetale. Tuttavia nessun esperimento ha finora supportato alcuna ipotesi, come rivelano ricerche di prossima pubblicazione su Journal of Arid Environments. I campioni di suolo prelevati da tali aree sono risultati negativi ai test di radioattività condotti; in laboratorio sono state coltivate piante del deserto su un suolo in precedenza occupato da arbusti velenosi; e in quanto alle termiti, non c’è nessun segnale rivelatore di una loro presenza. Neanche scavando fino a due metri di profondità nel suolo di questi circoli, né in quello circostante. Restano solo le fate. (i.l.c.)