Misteriosi segnali radio che provengono dallo Spazio continuano ad attanagliare le menti degli astronomi di tutto il mondo. Come un misterioso segnale radio, o meglio lampi radio veloci (Fast Radio Burst, Frb), di cui oggi siamo riusciti finalmente a scoprire l’origine. A riferirlo in uno studio appena pubblicato su Nature è stato un team di ricercatori internazionale, secondo cui questo Frb che si ripete nel tempo avrebbe origine in una area diversa e molto più vicina da quelli osservati in precedenza, e più precisamente in una galassia a spirale, situata a circa 500 milioni di anni luce da noi.
Cosa sono i lampi radio veloci
Ricordiamo che i lampi radio veloci sono tra i misteri più strani dell’Universo. Sono potenti esplosioni estremamente brevi di radiazioni elettromagnetiche rilevate dai radiotelescopi, che durano non più di qualche millisecondo al massimo e che possono generare più energia di 500 milioni di soli. La maggior parte degli Frb fino a oggi sono stati rilevati una sola volta, rendendo estremamente difficile capire la loro origine e cosa li generi .
Ma negli ultimi anni abbiamo iniziato a trovare Frb ripetitivi, ossia che si ripetono nel tempo: il primo, chiamato Frb 121102, è stato scoperto in una galassia nana a circa 3 miliardi di anni luce da noi. L’anno scorso, inoltre, grazie all’esperimento Chime in Canada sono stati rilevati ben otto nuovi Frb ripetitivi (per un totale di 10 finora scoperti), tra cui un segnale radio chiamato Frb 180916.J0158 + 65 (in breve Frb 180916), che il team di astronomi è ora riuscito a rintracciare.
Una nuova fonte
Per farlo, il team ha utilizzato otto telescopi della European Very Long Baseline Interferometry Network per condurre osservazioni in direzione di Frb 180916. Nel corso di cinque ore di monitoraggio, i ricercatori sono riusciti a rintracciare l’origine del segnale, una galassia a spirale molto simile alla nostra Via Lattea, chiamata SDSS J015800.28 + 654253.0.
Un’origine, spiegano i ricercatori, davvero diversa da Frb 121102. “I molteplici lampi a cui abbiamo assistito nel primo Frb ripetuto scoperto, infatti, sono emersi da condizioni molto particolari ed estreme all’interno di una galassia nana”, ha spiegato l’astronomo Benito Marcote del Joint Institute for Vlbi Eric. “Questa scoperta ha rappresentato il primo pezzo del puzzle, ma ha anche sollevato più domande di quante ne avesse risolte, ad esempio se ci fosse una differenza fondamentale tra Frb ripetitivi e non. Ora, abbiamo localizzato l’origine di un secondo Frb ripetuto, che mette in discussione le nostre precedenti ipotesi su quale potrebbe essere la fonte di queste esplosioni”.
Le possibili spiegazioni per gli enigmatici Frb proposte finora dalla comunità scientifica sono state stelle di neutroni, buchi neri, pulsar, un tipo di stella chiamata blitzar o le magnetar, variazioni del campo magnetico ultra intenso delle stelle di neutroni. Sebbene questa ultima ricerca non fornisca ancora una risposta definitiva, potrebbe cominciare a escludere alcune ipotesi proposte. “Siamo nel punto in cui una teoria deve spiegare questa diversità o dobbiamo iniziare a pensare seriamente alla presenza di diversi tipi di fonti per Frb”, afferma il co-autore Jason Hessels. “Se gli Frb non sono tutti uguali ma derivano invece da una varietà di eventi, ciò potrebbe spiegare perché ci sembrano tutti così diversi”.
Via: Wired.it
Immagine di copertina: Gemini Observatory/Nsf’s Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory/Aura
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