Il 15 settembre 2010 è stata superata la soglia dei 105 giorni di isolamento per gli astronauti dei Mars-500, l’esperimento in cui si sta simulando il viaggio verso Marte (vedi Galileo – Destinazione (virtuale): Marte). La notizia è stata diffusa dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) che, per celebrare l’evento, ha pubblicato un video dei sei astronauti ripresi durante le attività di routine giornaliere (sopra e su Sapere Vedere).
La missione è cominciata nel 2007 e il termine è previsto per il 5 novembre 2011. Durante la prima fase della missione (vedi Galileo), conclusasi il 14 luglio 2009 Oliver Knickel e Cyrille Fournier dell’Esa avevano vissuto per 105 giorni nella stessa condizione di isolamento, preparando il terreno per l’attuale fase di Mars-500. Ora siamo alla terza fase, cominciata il 3 giugno scorso, nella quale gli astronauti dovranno restare in isolamento per più di 500 giorni. Mancano dunque ancora 400 giorni prima che l’equipaggio possa rientrare (virtualmente) nell’orbita terrestre, ovvero uscire dal simulatore. “È difficile pensare che tra un anno saremo ancora qui dentro” dice Roman Charles, uno dei due astronauti Esa che partecipano alla missione: “Non contiamo il tempo che passa, prendiamo ogni giorno per come viene e cerchiamo di fare del nostro meglio”. “È trascorso già molto tempo e molto altro ne manca” aggiunge Diego Urbina, il secondo scienziato dell’Esa “e dobbiamo riuscire a rimanerci concentrati il più a lungo possibile”. Lo stress da isolamento, infatti, è uno dei problemi maggiori che gli dovranno affrontare nel corso della missione reale, programmata per il 2030.
Gli oltre 500 giorni della missione corrispondono al tempo necessario stimato per raggiungere la superficie del pianeta rosso, svolgere alcune attività di ricerca e ritornare a casa. Periodo durante il quale gli astronauti possono contare solo su se stessi e sui propri compagni. In questo ambito anche l’Agenzia Spaziale Italiana svolge la sua parte: in collaborazione con l’Università di Bologna, si occupa dei disturbi alimentari e digestivi che gli astronauti potrebbero incontrare nello Spazio (vedi Galileo – “Grande fratello” per astronauti). Il 10 marzo 2010 gli astronauti simuleranno l’atterraggio su Marte. Nel frattempo, con i 100 e oltre esperimenti ancora da compiere, non rischiano certo di annoiarsi.
Riferimenti: Esa