Le chiamano famiglie individuali. Sono le famiglie formate da una sola persona e sono sempre di più. E non si tratta di anziani rimasti soli, ma di giovani, tra i 35 e 45 anni di età, benestanti, che vivono soli, per scelta o circostanze di vita. Ma i single consumano troppo e il costo della vita in termini energetici e ambientali è sempre più sproporzionato rispetto alle risorse e alla sostenibilità del pianeta.
Secondo una ricerca dello University College London pubblicata sulla rivista Environment, Development and Sustainability le famiglie individuali consumano il 55 per cento in più di elettricità pro capite rispetto ai membri di una famiglia di quattro persone, il 38 per cento in più di prodotti di largo uso, il 61 per cento in più di gas. Producono più spazzatura e inquinano di più l’aria.
La categoria è in rapido aumento: lo studio afferma che il numero è aumentato significativamente durante gli ultimi 30 anni. Fra 1971 e 2001 si è registrato infatti un più 12 per cento, e entro il 2026 ci si aspetta un ulteriore incremento del 72 per cento. Per questo, secondo i ricercatori i single potrebbero mettere a rischio i consumi di massa.
Per evitare la crisi energetica servono nuove misure come alloggi comuni, indicati per chi vive controvoglia la condizione da single, e tasse fiscali per chi sfrutta lo spazio in modo anti-ecologico. (a.c.)