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Il cattivo uso dell’adrenalina

I medici di famiglia inglesi prescrivono iniezioni di adrenalina in modo superficiale. La denuncia arriva da Ratna Sundrum e T. P. Blyth, della Hounslow and Spelthorne Community di Hounslow (Gran Bretagna), autori di uno studio pubblicato dall’Archive of Disease in Childhood. L’adrenalina somministrata dagli stessi famigliari ai bambini allergici ad alcuni alimenti previene reazioni potenzialmente fatali. Veri e propri shock anafilattici provocati ad esempio da arachidi, noci e frutti di mare. Le reazioni più comuni sono orticaria, gonfiore e difficoltà respiratorie, nei casi peggiori si può arrivare all’occlusione della gola, all’arresto cardiaco, alla perdita di conoscenza e alla morte. Tuttavia, i medici di famiglia spesso non rilasciano istruzioni scritte su come usare il farmaco e non visitano i piccoli pazienti. “Occorre sviluppare delle linee guida nazionali”, hanno spiegato i ricercatori. Secondo lo studio infatti appena un terzo dei bambini a cui è stata prescritta l’adrenalina viene sottoposto a test allergici, il 25 per cento dei ragazzi e del personale sanitario sa come usare correttamente il farmaco mentre il 12 per cento di loro sbaglia perché la prescrizione non è aggiornata in base al peso dei bambini e alla loro crescita. Sono soprattutto le famiglie a non disporre di piani di somministrazione precisi presenti sulle istruzioni. La situazione migliora nelle cliniche specializzate e negli ospedali, dove esiste un monitoraggio delle condizioni dei pazienti, ma anche qui si registra una carenza di informazioni. Lo studio ha coinvolto 25 bambini tra i quattro e i 17 anni di età e i loro genitori intervistati sulle ragioni della prescrizione di adrenalina. (d.d.v.)

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