Censire la popolazione grazie alla nicotina

Basterà accendersi una sigaretta per fornire utili indicazioni agli addetti ai lavori per censire la popolazione e interpretarne le abitudini. Questa è la curiosa scoperta di un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano in collaborazione con il Rudjer Boskovic Institute di Zagabria che hanno monitorato le concentrazioni di nicotina e dei suoi metaboliti nelle acque di scarico di 13 città italiane.

Il consumo diffuso di sigarette in Italia aveva già suggerito ai ricercatori di utilizzare la nicotina e i suoi metaboliti – molecole stabili dal punto di vista chimico, immesse nell’ambiente quasi esclusivamente dall’uomo e facilmente quantificabili – come marcatori di eventuali immissioni illecite di acque nere nei fiumi e nei laghi.

I ricercatori, partendo da questa idea, hanno monitorato questi indicatori biologici, come già accaduto per sostanze illecite come la cocaina, nelle acque in ingresso ai depuratori di 13 città italiane (5 localizzate al nord, 4 al centro e 4 al sud) per fornire indicazioni sul consumo locale di sigarette e, per due città campione come Milano e Como, sul numero di abitanti, tenendo conto di una serie di parametri come il numero di fumatori, la localizzazione e il numero di abitanti serviti dal depuratore.

I risultati del monitoraggio sono in linea con i dati a disposizione: il consumo di sigarette è più elevato al sud rispetto al nord e al centro. Per quanto riguarda il numero di abitanti, la stima è complessa per una città grande come Milano con un elevato numero di pendolari giornalieri a cui si sommano quelli che animano la movida milanese nel fine settimana. Per la città di Como invece il numero di abitanti stimato (88.271) mediante la valutazione della concentrazione della nicotina e dei suoi metaboliti è in ottimo accordo con i dati dell’ultimo censimento (91.344 abitanti).

Questo studio arriva proprio in concomitanza con la partenza della nuova sperimentazione del censimento permanente della popolazione che prevede il conteggio annuale della popolazione, e non più decennale, come riportato nel comunicato stampa dell’Istat del 16 aprile scorso “utilizzando informazioni provenienti da fonti amministrative integrate da rivelazioni statistiche campionarie” che comporteranno un carico meno oneroso per i Comuni. La valutazione di alcuni parametri chimici, monitorati di routine nei depuratori (quali il BOD, COD, il contenuto di fosforo o di azoto), ai quali potrebbe aggiungersi la concentrazione di nicotina e dei suoi metaboliti, potrebbe costituire un nuovo approccio per la stesura delle statistiche.

Riferimenti: Water Research doi:10.1016/j.watres.2015.02.002

Credits immagine: Stefano Mortellaro/Flickr CC

Questo articolo è stato prodotto in collaborazione con il Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza dell’Università di Ferrara

2 Commenti

  1. La quantità di nicotina e dei suoi metaboliti riscontrata dipende dalla percetuale di fumatori nella popolazione. Ma se grazie ad un migliore stile di vita tale percentuale diminuisse, si assisterebbe ad un decremento di nicotina e metaboliti ed ad un aumento di popolazione (dato che si avrebbe un miglioramento delle condizioni di salute). Pertanto il sistema andrebbe periodicamente ricalibrato……

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