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Il chilo che verrà

Un team di ricercatori tedeschi e belgi, guidati da Peter Becker del Ptb standard laboratory di Braunschweig (Germania), hanno ricavato un nuovo valore del Numero di Avogadro, che differisce in maniera significativa dal valore comunemente usato che sembra non essere quello corretto. Questa nuova misurazione è stata ottenuta mediante una tecnica che utilizza i raggi X inviati su un cristallo di silicio. In questo modo il team è riuscito a calcolare in maniera indiretta il numero di atomi presenti nel cristallo e risalire da questo al Numero di Avogadro. Esso indica il numero di atomi presenti in una quantità definita detta mole. Il valore trovato è pari a 6,0221353 × 1023 mol-1 mentre quello utilizzato finora è uguale a 6,02214199 × 1023 mol-1. Può sembrare una precisione esagerata, ma il calcolo di queste costanti universali è di grande importanza per molti settori che vanno dalla microelettronica all’astronautica. In questo caso una precisione del valore del numero di Avogadro dieci volte maggiore, permetterebbe di poter definire l’unità di misura della massa senza ricorrere al chilogrammo campione custodito a Parigi. Infatti tra tutte le unità di misura fondamentali del SI (Standard Internazionale) solo il chilogrammo è definito ricorrendo a un campione e non a costanti universali o atomiche. Ma gli scienziati dovranno aspettare fino al prossimo anno, quando l’incontro annuale del Cipm, il Comitato Internazionale dei Pesi e Misure, discuterà della questione. Come ha dichiarato Becker “con così tanti paesi coinvolti, non è solo un problema scientifico, ma è anche culturale”. (si.t.)

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