Come è proverbialmente noto, le pecore nere sono in netta minoranza rispetto a quelle bianche. Secondo quanto emerso da uno studio pubblicato sull’ultimo numero della rivista Science condotto dalle Università di Sheffield ed Edimburgo (Gb), in collaborazione con l’Institute of Medical Research di Brisbane (Australia), il gene responsabile del colore scuro del manto viene ereditato insieme ad altri caratteri che sfavoriscono il successo riproduttivo (fitness).
E’ stato osservato che gli individui scuri sono mediamente più grandi degli altri. Questo carattere in sé darebbe all’animale una maggiore probabilità di sopravvivenza e un maggiore successo riproduttivo, ma lo studio, effettuato su popolazioni di pecore di razza “Soay” che vivono nel remoto arcipelago scozzese di St. Kilda (le isole più occidentali fra le Ebridi) ha evidenziato l’associazione con altri geni “sfavorevoli” come, per esempio, alcuni che determinano una minore durata della vita dell’individuo. Questi geni vengono ereditati insieme, come fossero un “paccheto unico”. Ciò spiegherebbe perché le pecore nere hanno meno successo di quelle bianche e sono quindi più rare. Tutte le altre possibili cause del fenomeno, come la selezione da parte dei predatori (non presenti sulle isole St. Kilda) o la scelta del partner riproduttivo in base al colore (di cui non esiste alcuna evidenza significativa), sono state escluse.
Il risultato è che il vantaggio acquisito dagli individui in virtù delle maggiori dimensioni è superato dagli svantaggi determinati dagli altri geni che vengono ereditati insieme al gene responsabile del colore scuro.
La scoperta dimostra l’importanza della comprensione delle basi genetiche della variazione della fitness quando si fanno previsioni sulle conseguenze della selezione a livello di microevoluzione. (s.s.)