Il dente è meglio toglierselo subito. Meglio provare dolore, cioè, che aspettare il momento in cui dovremo provarlo. A confermare una reazione comune di fronte alla sofferenza fisica è stato lo studio pubblicato su Science e condotto dalla squadra di neuroscienziati della Emory University, guidata da Gregory Berns. I ricercatori hanno monitorato con risonanza magnetica cerebrale 32 volontari sani, a cui venivano provocate delle scosse elettriche al piede di varia intensità. Prima di ogni scossa i partecipanti conoscevano quanto sarebbe stata dolorosa e quanto avrebbero dovuto aspettarla. Quando avevano la possibilità di scegliere fra una maggiore intensità e una maggiore attesa, buona parte dei partecipanti preferiva accelerare i tempi di attesa. Il 28 per cento delle persone ha temuto così tanto il dolore da essere disposto a subirlo subito pur di evitare di aspettare ancora. I risultati hanno evidenziato che l’attività del cervello relativa al terrore è localizzata nelle zone cerebrali connesse col dolore e in particolare con i circuiti dell’attenzione. Questo suggerisce che il terrore per il dolore si possa evitare distraendosi e concentrandosi su altro. (a.c.)
