Oltre 8 miliardi di dollari. È questa la cifra record raggiunta nel 2008 dagli investimenti in tecnologie verdi, con il solare a fare la parte del leone. I dati provengono da uno studio del centro ricerche statunitense Cleantech, che ha preso in esame i capitali impiegati in Nord America, Europa, Cina e India.
Ecco le cifre. I venture capital investiti nelle tecnologie pulite hanno toccato quota 8,4 miliardi di dollari (6.5 miliardi di euro), con una crescita del 38 per cento rispetto al 2007. I settori che ne hanno beneficiato di più sono stati il solare e fotovoltaico, i biocarburanti, il trasporto e l’eolico, che si sono spartiti così il mercato: il 40 per cento degli investimenti è andato all’energia solare, l’11 per cento ai biocarburanti, il 10 per cento ai trasporti. “Il settore del solare è stato quello con i maggiori investimenti, soprattutto nella tecnologia dei film sottili e nelle compagnie che forniscono solare e solare termico”, ha spiegato Brian Fan, direttore di ricerca del gruppo Cleantech. “Per quanto riguarda i biocarburanti, gli investimenti si sono spostati dalle tecnologie di prima generazione, come biodiesel ed etanolo, a quelle di prossima generazione, con le alghe e la biologia sintetica. Altri settori che attirano l’interesse degli investitori sono le compagnie smart-grid, le turbine per l’eolico su piccola scala, il riciclo della plastica, gli edifici ecologici e le tecnologie per l’agricoltura”.
La parte maggiore dei soldi, il 68 per cento, sono stati investiti negli Stati Uniti, mentre le compagnie europee hanno messo sul piatto 1,8 miliardi di dollari (1,3 miliardi di euro), soprattutto per solare e eolico. Capofila è la Germania, dove gli investimenti sono aumentati di oltre il 200 per cento in un anno, seguita dal Regno Unito e da Israele. Buoni anche gli investimenti nei due paesi emergenti: la Cina ha sfiorato il mezzo miliardo di dollari, l’India 277 milioni di dollari, che dovrebbero ulteriormente crescere nel 2009.
Ma le tecnologie verdi sono anche una fonte di posti di lavoro. Lo riportava lo scorso settembre il Green Jobs Report dell’Unep (United Nations Environment Programme), che registra oltre 2 milioni di posti di lavoro nel mondo legati alle fonti pulite (e che stima una crescita fino a oltre 20 milioni di posti entro il 2030). In Italia, invece, secondo i dati diffusi dall’Ises Italia, le rinnovabili potrebbero creare, da qui al 2020, più di 200 mila posti di lavoro. (r.p.)