La maggioranza degli adolescenti ha guardato almeno una volta materiale sessualmente esplicito su Internet: eppure, ragazze e ragazzi sembrano averne una visione molto diversa, secondo una ricerca pubblicata da Cosimo Marco Scarcelli dell’Università di Bologna.
Attraverso dozzine di interviste è stata messa in luce una differenza di “genere”: mentre per i maschi la fruizione di materiale pornografico è socialmente accettata, per le ragazze viene comunemente disapprovata. Questo atteggiamento si riflette anche nell’atteggiamento dei genitori su questo argomento, che adottano spesso un “doppio standard” per i due sessi. Le stesse ragazze sembrano aver assimilato questa visione. Spiega Scarcelli: “Le ragazze condannano la pornografia, e descrivono questo materiale, quando utilizzato da altre ragazze, come qualcosa di perverso. La loro opinione cambia quando si parla di ragazzi. In questo caso, definiscono il consumo di pornografia come qualcosa di naturale e legato all’essenza stessa di essere uomini”.
Nonostante questa visione negativa della pornografia, la maggioranza delle ragazze afferma di aver guardato video espliciti su Internet. Per le ragazze, la fruizione di materiale pornografico sembra essere meno legata all’autoerotismo, ed è più una forma di “interazione sociale”: spesso la visione avviene in gruppo, insieme ad altre amiche, dove diventa un modo per capire meglio i desideri dei ragazzi e le loro aspettative. Da questo punto di vista la pornografia può essere un supporto per loro, contribuendo a mitigare i timori legati alla loro “prima volta”. “Le ragazze sono curiose di scoprire ciò che i ragazzi trovano così interessante”, spiega Scarcelli. “Preferiscono passare attraverso il territorio della pornografia con un gruppo che permette loro di evitare quell’aura di riprovazione che circonda la fruizione del materiale pornografico”.
Riferimenti: Porn Studies, DOI: 10.1080/23268743.2015.1051914
Credits immagine: Breno Peck/Flickr