Fuori nevica. L’albero è addobbato. La tavola imbandita. “Questo Natale si è presentato”, per dirla con Eduardo, “come comanda Iddio”. Ma la percezione di un’atmosfera natalizia perfetta non ci viene solo dalla vista e dal gusto. Anche il naso vuole la sua parte: vi proponiamo allora una selezione, curata dal divulgatore chimico Andy Brunning, delle sostanze chimiche alla base di quell’inafferrabile miscela che riconosciamo immediatamente come profumo di Natale.
Albero di Natale Il profumo fresco e verde degli abeti natalizi viene dal pinene, un composto organico contenuto nelle conifere (e da cui prende il nome il pino). Appartiene alla famiglia deiterpenoidi e ha tre isomeri, identificati dalle lettere greche α, β e γ. L’abete, in particolare, rilascia α-pinene, utilizzato anche per la produzione di caramelle balsamiche e componente dell’olio essenziale di rosmarino. È un ottimo repellente per gli insetti.
Vin brulé Molto consumato in Europa centrale e Italia settentrionale, il vin brulé deve il suo aroma all’eugenolo, un composto organico membro della classe chimica degli allibenzeni. È estratto dall’olio di garofano e dalla cannella, e viene usato anche in profumeria come aroma e in medicina come antisettico e anestetico. Altre sostanze che danno il proprio contributo al profumo del vin brulé sono il 2-eptanone, dal gusto fruttato, e il salicilato di metile, anche usato come vasodilatatore.
Caldarroste L’inconfondibile profumo delle caldarroste è dovuto soprattutto al furfurale, un composto organico derivato da mais,avena, grano, crusca e segatura, dall’aroma dolce e legnoso. Le castagne, inoltre, sprigionano anche monoterpenoidi e derivati dibutano, pentano, esano ed eptano.
Pan di zenzero Si tratta di un dolce della tradizione scandinava, preparato impastando un composto di miele e zucchero aromatizzato con zenzero e cannella. Il suo profumo penetrante è dovuto al componente principale dello zenzero cotto, lo zingerone(o vanillilacetone), che deriva a sua volta dal gingerolo, contenuto nello zenzero fresco.
Cannella È uno degli ingredienti più presenti nei dolci natalizi. Deve il suo aroma alla cinnamaldeide, o aldeide cinnamica, un composto liquido di colore giallo paglierino contenuto nelle bacche della pianta. Oltre che per scopi alimentari, la sostanza è usata anche come antisettico e anticorrosivo.
Camino I ceppi che scoppiettano nel camino, bruciando, producono tantissimi composti chimici estremamente aromatici. Uno di questi è il siringolo, un fenolo volatile del legno, dal profumo forte e affumicato (ma va’?), anche parzialmente responsabile dell’aroma di barbecue. È un prodotto della pirolisi del legno, in particolare dalla decomposizione termica dell’alcol sinapilico.
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Via: Wired.it