Una scoperta e un’intuizione hanno portato due geologi statunitensi a un nuovo metodo per identificare le sorgenti di energia geotermica. Senza bisogno trivellare e lontano dai fenomeni vulcanici.
Mack Kennedy del Dipartimento di Energia del Lawrence Berkeley National Laboratory e Matthijs van Soest dell’Arizona State University spiegano su Science la correlazione tra la percentuale di un certo tipo di Elio sulla superficie terrestre con i fenomeni di movimento della crosta (tettonica) e con la permeabilità delle rocce in profondità, indizi importanti per trovare sorgenti geotermiche.
I due ricercatori hanno comparato la quantità di elio-3 (l’isotopo dell’elio con un solo neutrone, che si trova all’interno delle stelle) con quella di elio-4 (l’isotopo con due neutroni, comune sulla superficie della Terra). Il mantello terrestre (lo strato interno del nostro pianeta che si trova al di sotto della crosta) ritiene un’alta percentuale, rispetto alla superficie, di quell’elio-3 primordiale rimasto intrappolato durante la formazione del pianeta. Per questo motivo una grande presenza di Elio-3 rispetto all’elio-4 in luoghi lontano da attività vulcanica significa che il magma del mantello deve essersi potuto infiltrare nelle rocce soprastanti.
Le misurazioni sono state fatte nella regione delle Montagne Rocciose. Quando le faglie, tipiche di quella zona, scendono in profondità e interessano la parte bassa della crosta terrestre, la viscosità e la densità delle rocce si modifica e il piano di faglia cambia, divenendo ‘più’ orizzontale. Sarebbero queste profonde faglie orizzontali i passaggi attraverso cui il magma può in parte risalire e rilasciare l’elio-3. La presenza di questo isotopo corrisponderebbe quindi a un aumento dell’attività tettonica in corso.
L’energia geotermica presente nel sottosuolo degli Stati Uniti, escludendo Alaska e Hawaii, è stimata sui 90 milioni di miliardi di chilowattore, tremila volte superiore al consumo annuo del paese. Determinare la proporzione di elio-3 potrebbe essere un modo per pratico per localizzare alcuni siti energeticamente interessanti. (t.m.)