In natura barare paga. Lo dimostra, una volta di più, un nuovo studio pubblicato su Biology letters: la truffa, in questo caso, riguarda una seppia, la Sepia plangon. I ricercatori australiani della Macquarie University di Sydney hanno dimostrato che i maschi di questa specie, mentre corteggiano una partner, sfruttano una particolare forma di mimetismo: metà del corpo assume forma e colori adatti a impressionare la femmina prescelta al corteggiamento, l’altra metà inganna altri maschi assumendo sembianze femminili.
Questo sistema è reso possibile sia dall’imponente sistema nervoso dei cefalopodi, sia dalla presenza di cromatofori, particolari cellule della superficie cutanea contenenti granuli di pigmento, che permettono agli animali di “indossare” colori sgargianti e modificare il disegno sulla pelle.
Queste seppie sono relativamente piccole (raggiungono infatti i 50 centimetri di lunghezza) e vivono in gruppi costituiti prevalentemente da maschi. Lo sviluppo di questi stratagemmi mimetici indica che la socialità ha svolto un ruolo determinante nell’evoluzione cognitiva in questa specie.
Riferimenti: Biology Letters doi: 10.1098/rsbl.2012.0435