Messa a punto una nuova fibra di carbonio eccezionalmente resistente alla frizione meccanica. Il nuovo e promettente materiale è stato ottenuto addizionando al carbonio un polimero plastico progettato e prodotto da ricercatori dell’Institute of Organoelement Compounds of the Russian Academy of Science in collaborazione con la Uvicom Ltd. Il materiale plastico è costituito principalmente da poliammide, un polimero utilizzato nella produzione di molti tessuti elasticizzati. Quando la poliammide viene inserita tra le sottili e resistenti fibre di carbonio e arricchita con speciali additivi contenenti fluoro e silicone, essa diventa dura, solida e resistente agli agenti chimici e alle radiazioni. Il materiale così ottenuto permette il cosiddetto effetto di “lubrificazione a secco”, importante nella produzione di pezzi che subiscono forti frizioni meccaniche in assenza di lubrificanti. I pezzi finora prodotti con il nuovo materiale “auto-lubrificante” risultano compatti e viscidi. Frizionati sotto il peso di carichi, non producono calore e non si deteriorano, ma si muovono uniformemente e senza difficoltà. Gli esperti affermano che queste qualità porteranno i componenti prodotti con la nuova “carboplastica” a competere con successo con gli analoghi realizzati con speciali sostanze antifrizione a base di bronzo o altri dispendiosi materiali. Gli utilizzi della carboplastica si preannunciano vasti e interessanti: dal settore automobilistico a quello elettronico, dato che è anche un buon conduttore di calore e elettricità. Il processo di produzione di questo nuovo materiale è inoltre più semplice poiché si basa sul comune stampaggio a pressione, il che significa che sarà possibile produrre componenti di qualsiasi forma.(s.s.)