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In finale tre astrofisici italiani

Un filtro monocromatico metallico per studiare i fenomeni fisici e chimici della mesosfera. E’ questo il progetto di tre italiani – Roberto Guida, Marco Iacobelli e Umberto Cacciani – del dipartimento di fisica dell’università La Sapienza di Roma che ha superato le preselezioni di “Success 2002”, il concorso bandito dalla European space agency (Esa). Un’iniziativa – denominata “Space station utilization contest calls for european student iniziatives” – che permette ai giovani di tutta Europa di presentare un progetto e, in caso di successo, di sperimentarlo per un anno a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss). Adesso i tre ricercatori si recheranno dal 3 al 5 novembre presso la sede olandese dell’Esa a Noordwijk, per illustrare la proposta di installare all’interno dell’Iss il Magneto-Optical Filter (Mof), sviluppato da Alessandro Cacciani, docente del dipartimento di fisica dell’ateneo romano. Il filtro monocromatico è dotato di una telecamera e serve a studiare lo strato di sodio metallico presente nella mesosfera. Originato forse dalla fusione e dall’evaporazione di meteoriti e polveri di comete e sede di interessanti fenomeni fisici e chimici, questo strato è stato finora osservato grazie a un raggio laser lanciato dalla Terra che ne diffonde la visione dalle varie altezze raggiunte. Permettendo però un’osservazione non dettagliata e solo notturna. Il Mof invece sarebbe in grado di competere con la luce solare facendo emergere unicamente la luminosità degli atomi di sodio. (d.d.v.)

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