Mettere a punto strategie a tutto campo, scientifiche, preventive e politiche, per contrastare l’influenza aviaria e prevenire l’eventualità di una possibile pandemia umana. Sono gli obiettivi con cui si è aperto il summit internazionale a Ginevra (Svizzera) in corso dal 7 al 9 novembre, promosso dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), dall’Agenzia dell’Onu per l’agricoltura e l’alimentazione (Fao), dall’Organizzazione mondiale per la salute animale (Oie) e dalla Banca mondiale. La conferenza, a cui partecipano oltre 400 esperti in sanità e veterinaria, politici, economisti e imprenditori, intende affrontare in modo coordinato i problemi e le misure da prendere in futuro che riguardano le minaccia per gli esseri umani dell’influenza dei polli. Il virus H5N1 ha raggiunto l’Europa, dove è stato rilevato in Romania, Russia, Turchia e Croazia. Tra gli argomenti in agenda, si discute di come contenere il virus negli uccelli, come identificare velocemente l’insorgere della malattia tra i volatili e tra le persone, come ovviare a problemi quali la mancanza di accesso alle medicine antivirali e l’inadeguata produzione di metodi per vaccini contro l’influenza umana. (da.c.)