È arrivata anche quest’anno, puntuale come sempre. Il primo caso dell’influenza stagionale è scoppiato appena pochi giorni fa (con l’isolamento del primo virus del tipo Perth-like, il ceppo virale australiano), in contemporanea al quarto lancio del servizio Influweb (vedi Galileo, “Influenza 2.0“), il portale di sorveglianza epidemica. Anche quest’anno torna infatti il sistema di monitoraggio delle influenze online: basta compilare un questionario relativo ai sintomi manifestati per partecipare alla creazione della mappa influenzale.
Il progetto, coordinato dalla Fondazione Isi di Torino, è l’espressione italiana del più vasto influenzanet.eu servizio di monitoraggio a livello europeo (attivo in Olanda, Belgio, Inghilterra, Portogallo, Svezia e in siti locali anche in Francia, Germania, Svizzera e Austria). Lo scopo è quello di coinvolgere i cittadini attraverso la Rete – chiamandoli a rispondere a semplici domande riguardo sintomi, visite mediche e farmaci assunti – per aiutare gli esperti a studiare l’evoluzione dell’epidemia e a sviluppare dei modelli di previsione riguardo il picco influenzale.
Per partecipare al progetto basta collegarsi al sito e registrarsi. Il monitoraggio prevede che ogni settimana gli iscritti ricevano una mail in cui sono invitati ad aggiornare il proprio stato di salute, aiutando a tracciare una mappa dell’influenza, dove i diversi focolai sono distinti per sintomi (gastrointestinali, influenzali o tipici di un raffreddore).
Quest’anno, come spiega Daniela Paolotti dell’Isi e project manager dell’iniziativa, Influweb sbarca anche sui social network: “Abbiamo sviluppato un’applicazione Facebook chiamata Get Well Soon. Il paradigma della raccolta dati è simile a quello del sito Web: l’utente potrà segnalare i sintomi della malattia sul proprio profilo Facebook. L’idea è quella di stimolare la Rete di amici attraverso strumenti di feedback come piccoli regali virtuali, invogliando la gente a compilare il questionario”. Insieme all’applicazione Facebook (già disponibile), dal mese di dicembre – e per primi in Italia – gli utenti potranno partecipare al progetto anche attraverso i smartphone, con un’applicazione per cellulari con sistema operativo Symbian.
Credit per l’immagine: Influweb