Aggiornamento del 12/04: Il primo volo del mini elicottero marziano Ingenuity è stato rimandato. Ne ha dato notizia la Nasa, citando l’attivazione di uno dei sistemi di sicurezza del drone durante i test dei sistemi dello scorso 9 aprile come causa del rinvio. Ingenuity – assicura la Nasa – non ha riportato danni, ed è perfettamente funzionante e pronto per ritentare i test nei prossimi giorni. Se questi andranno a buon fine sarà la volta del volo inaugurale, che ormai non potrà però avvenire prima del prossimo 14 aprile.
L’11 aprile 2021 potrebbe diventare una data storica: il giorno del volo del mini-elicottero della Nasa Ingenuity nell’atmosfera di Marte, il primo in assoluto. Tutto sembra essere pronto: Ingenuity ha passato indenne le prime gelide notti marziane da solo, dopo il distacco dal rover Perseverance. E i tecnici a Terra lo stanno preparando per il primo test: un decollo che lo porterà a pochi metri dalla superficie del Pianeta rosso per 20-30 secondi, per poi atterrare nuovamente. Se tutto andrà bene sarà davvero una pietra miliare dell’esplorazione di altri mondi.
Come fly with us. #MarsHelicopter is preparing to do something that’s never been done: controlled, powered flight on another planet. Takeoff is now slated for no earlier than April 11, with data arriving on Earth on April 12. https://t.co/TNCdXWcKWE pic.twitter.com/JSep5lcKhR
— NASA JPL (@NASAJPL) April 1, 2021
Ingenuity
Giunto su Marte attaccato alla pancia del rover Perseverance il 18 febbraio scorso, Ingenuity è un mini-elicottero di neanche 2 Kg pensato per fare la storia: come i fratelli Wright dimostrarono con un aereo sperimentale che il volo a motore nell’atmosfera terrestre era possibile, così i tecnici della Nasa cercheranno di fare con Ingenuity nell’atmosfera di Marte.
Il mini-elicottero è un concentrato di tecnologia: è dotato di quattro pale in fibra di carbonio, disposte su due rotori che ruotano in direzioni opposte a circa 2.400 giri/min (molto più veloci di un elicottero per il trasporto passeggeri sulla Terra) e dispone di celle solari, batterie e altri componenti innovativi.
L’impressionante video dell’atterraggio di Perseverance su Marte
L’addio a Perseverance
All’arrivo su Marte Ingenuity è rimasto protetto sotto il ventre di Perseverance per un po’ di tempo. Dopo le operazioni di orientamento iniziali, il rover ha cominciato a dirigersi verso il punto del cratere Jezero individuato come aerodromo ideale, un’area pianeggiante in cui adagiare al suolo il mini-elicottero. Il distacco è stato completato con successo il 4 aprile.
#MarsHelicopter touchdown confirmed! Its 293 million mile (471 million km) journey aboard @NASAPersevere ended with the final drop of 4 inches (10 cm) from the rover’s belly to the surface of Mars today. Next milestone? Survive the night. https://t.co/TNCdXWcKWE pic.twitter.com/XaBiSNebua
— NASA JPL (@NASAJPL) April 4, 2021
Ingenuity ha subito dovuto dimostrare di cosa è capace: step cruciale, infatti, era verificare se fosse in grado di superare da solo le gelide notti marziane (fino a -90°C). Per gli esperti questa è stata la prima vera sfida tecnologica: nonostante i test fatti a Terra, il freddo avrebbe potuto compromettere l’integrità e il funzionamento di Ingenuity, ma sembra che il piccolo drone ce l’abbia fatta a tenersi caldo autonomamente. E le batterie si ricaricano grazie ai pannelli solari.
Il primo volo
Il primo tentativo di staccarsi dal suolo marziano dovrebbe aver luogo l’11 aprile, al termine di tutti i check. Ingenuity si staccherà dal terreno fino a raggiungere una quota di circa 3 metri (alla velocità di 1 metro al secondo), rimanendo in aria per 20-30 secondi prima di atterrare nuovamente. Il tutto documentato da foto e video, ripresi sia da Ingenuity stesso sia da Perseverance (che nel frattempo si è portato a distanza di sicurezza). Si potrà anche assistere alla live su YouTube e Facebook.
L’impresa è ardua: volare su Marte è molto diverso che sulla Terra perché l’atmosfera è molto meno densa (99% in meno di quella terrestre). Per questo Ingenuity è così leggero e le sue pale in proporzione sono molto grandi e girano molto più velocemente di quanto sarebbe richiesto sul nostro pianeta per un elicottero con quella massa. Una difficoltà ulteriore è quella di pilotare il drone da Terra: considerate le distanze tra il controllo sulla Terra e dove si trova Ingenuity, le comunicazioni in entrata e in uscita non sono immediate. Anche per questo i sistemi sono dotati di una certa autonomia decisionale.
Se tutto andrà bene, nei successivi 31 giorni terrestri la Nasa procederà a ulteriori 4 test di volo a difficoltà crescente.
Via: Wired.it