Entrare a casa di qualcuno senza essere visti. Roba da ladri, ma anche da insetti. Gli appartenenti all’ordine Strepsiptera, un minuscolo insetto parassita dalle ali intrecciate, infatti, con una tattica geniale riesce a mimetizzarsi nel tessuto epidermico dell’organismo ospite e ad aggirare i suoi meccanismi di difesa. È la scoperta dell’entomologo Jeyaraney Kathirithamby dell’Università di Oxford e pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences. L’organismo invaso viene ingannato dalla falsa sensazione che il parassita faccia parte del suo corpo e lo lascia vivere indisturbato. In genere, quando un insetto scopre l’invasore, costruisce una capsula che lo isola e lo priva del rifornimento di cibo, uccidendolo. Ma, grazie alla sua pelle, l’insetto non viene percepito come un corpo estraneo. La sua larva, infatti, fa un buco con il punzone nello scheletro esterno dell’insetto ospite. Dopo si introduce sotto lo strato di pelle e crea una sacca all’interno della quale si alimenta e si sviluppa. Le femmine passano tutta la loro vita là dentro, spingendo fuori nuove larve, i maschi invece si librano in volo e cercano di unirsi alla piccola parte del corpo della femmina che sporge dall’addome dell’ospite. Grazie a questo trucco 596 specie di Strepsiptera sono in grado di infettare una grande varietà di organismi ospiti. Per esempio, in alcune specie, gli esemplari di maschio attaccano le formiche e le femmine si sviluppano all’interno delle cavallette. (r.p.)