La dipendenza da internet può essere la spia di altri disturbi mentali?

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(Credits: Daniel Foster/Flickr CC)
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(Credits: Daniel Foster/Flickr CC)

La dipendenza da internet può essere la spia di altri problemi di salute mentale. È quanto ha dimostrato una nuova indagine presentata da alcuni esperti della McMaster University, in Canada, alla conferenza dell’European College of Neuropsychopharmacology di Vienna.

I ricercatori hanno valutato la dipendenza dal web utilizzando sia il test standard, chiamato Internet Addiction Test (Iat), sia un test messo a punto da loro, basato su criteri più aggiornati. “L’Iat è stato sviluppato nel 1998 prima della diffusione degli smartphone”, ha precisato Michael Van Ameringen, a capo del team di ricerca. Inoltre, come ha sottolineato lo scienziato, l’uso di internet è cambiato radicalmente negli ultimi 18 anni, grazie al fatto che molte più persone lavorano sul web e utilizzano i social media. “Noi eravamo preoccupati che il questionario Iat potesse non identificare i problemi relativi all’uso moderno di internet – ha continuato Van Ameringen – o potesse mostrare falsi positivi rispetto a persone che usavano il web senza esserne dipendenti”.

Gli scienziati hanno valutato 254 studenti universitari, dei quali 33 rientravano nei criteri per la dipendenza da internet secondo l’Iat, e 107 in quelli per essere definiti utilizzatori problematici della Rete, usando il nuovo strumento di screening. I ragazzi, inoltre, sono stati sottoposti a un’ulteriore batteria di test per confrontare quelli dipendenti da internet con gli altri rispetto a sintomi di depressione e ansia, impulsività, sindrome da deficit di attenzione e iperattività.

“Abbiamo riscontrato che coloro che sono risultati positivi allo Iat e alla nostra scala di valutazione avevano significativamente più problemi nello svolgere le loro attività quotidiane”, ha spiegato Van Ameringen. “Gli individui dipendenti da internet avevano anche significativamente una maggiore quantità di sintomi di depressione e ansia – ha continuato Van Ameringen – problemi con la pianificazione e gestione del tempo, maggiori livelli di impulsività così come sintomi di Adhd”.

Il prossimo passo, spiegano gli esperti, è ora quello di capire se questi altri problemi mentali costituiscono una causa o una conseguenza di questo tipo di dipendenza. Questo infatti può avere delle implicazioni mediche pratiche. “Se si sta provando a trattare qualcuno per una dipendenza da internet quando in realtà è depresso o ansioso, allora si sta percorrendo la strada sbagliata”, ha sottolineato Van Ameringen. Per questo, secondo gli scienziati, è necessario effettuare ulteriori studi in popolazioni più grandi.

Riferimenti: European College of Neuropsychopharmacology (ECNP)

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