Computer quantistico, è guerra aperta tra i big. Che se le suonano a colpi di qubit. Appena pochi mesi fa Google aveva annunciato di essere passata alla fase di test di un processore quantistico a 20 qubit e di essere pronta a lanciarne uno ancora più potente, a 49 qubit, entro la fine dell’anno, sbandierando ai quattro venti la propria quantum supremacy. Oggi, Ibm sembra aver messo la freccia: un’équipe di fisici e ingegneri del colosso dell’informatica (tra cui figura anche un italiano, Giacomo Nannicini) ha infatti pubblicato sul server di pre-print ArXiv un articolo dal titolo significativo, “Rompere la barriera dei 49 qubit nella simulazione di circuiti quantistici”, in cui raccontano di aver sviluppato un algoritmo in grado di simulare computer quantistici a 56 qubit. Un sorpasso, si badi bene, che però al momento è solo teorico, dal momento che l’algoritmo descritto nel paper è relativo, per l’appunto, alla simulazione di un processore quantistico in un computer tradizionale e non alla realizzazione di un vero computer quantistico.