Come ci ha ricordato the dress solo qualche mese fa, il cervello può farci brutti scherzi quando si tratta di colori. La luce, l’ambiente, l’esperienza e probabilmente anche la genetica, giocano infatti un ruolo nel riconoscere una particolare tinta. Ma non solo: anche il periodo dell’anno sembra determinante perché il nostro cervello decida il colore di qualcosa. A dimostrarlo è uno studio della University of York, pubblicato sulle pagine della rivista Current Biology.
La percezione dei colori unici del cervello umano
Per motivi ancora oggi poco chiari, esistono quattro colori che solitamente il nostro cervello riconosce come puri. Parliamo del blu, del verde, del giallo e del rosso, colori di cui possiamo distinguere variazioni anche minime di tonalità, e che psicologi e neuroscienziati definiscono per questo tinte uniche. Tra questi il giallo, anche detto “giallo unico”, riveste una particolare importanza, perché l’idea di cosa sia il vero giallo, la tonalità che viene riconosciuta come pura, sembra più o meno costante, mentre per gli altri tre colori difficilmente c’è accordo tra persone diverse.
Il punto di partenza dello studio è stato proprio questo: perché il giallo risulta più stabile delle altre tinte uniche? Secondo i ricercatori della University of York la risposta non andava cercata nella biologia dell’occhio o nel funzionamento del cervello, ma piuttosto nei colori del mondo che ci circonda. Se per qualche motivo il giallo ricorresse infatti particolarmente spesso nel mondo naturale con tonalità simili, tutti noi avremo più o meno la stessa idea di cosa sia un giallo puro. Per verificare la loro ipotesi, i ricercatori hanno organizzato un esperimento.
Giallo d’inverno e giallo d’estate
A 67 volontari è stato chiesto di entrare in una stanza buia e di utilizzare un apparecchio chiamato colorimetro, fondamentalmente uno schermo su cui è possibile modificare la tonalità di un colore girando una manopola. I partecipanti hanno identificato quello che ritenevano essere il giallo unico utilizzando il colorimetro, e l’esperimento è stato ripetuto in due periodi diversi: a gennaio, in pieno inverno, e a giugno, all’inizio dell’estate.
Una volta analizzati, i dati raccolti hanno dimostrato che il giallo puro identificato a gennaio risultava in media più spento e di tonalità scura, mentre quello di giugno era più chiaro e tendente al verdino.
Reset stagionale
“A York abbiamo solitamente inverni grigi e piovosi, e poi in estate si riempie tutto di verde”, spiega Lauren Welbourne, prima autrice dello studio. “La nostra vista evidentemente compensa per questi cambiamenti e, sorprendentemente, modifica di conseguenza l’idea che abbiamo del giallo. È un po’ come cambiare il bilanciamento dei colori sulla vostra tv. In moltissime parti del mondo l’ambiente cambia parecchio nel corso dell’anno, e quindi questo processo è molto utile, perché permette di adattarsi a questi cambiamenti stagionali e continuare a vedere e discriminare i colori accuratamente”.
via: Wired.it
Nero, bianco, rosso e… I nomi dei colori hanno un ordine di apparizione
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