La pillola a base di levonorgestrel (la cosiddetta pillola del giorno dopo) non è un abortivo ma un contraccettivo. Ad annunciarlo è la Gazzetta Ufficiale che in questo modo recepisce la revisione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) sulla scheda tecnica del contraccettivo d’emergenza. Il foglietto illustrativo del farmaco infatti verrà modificato con la dicitura “inibisce o ritarda l’ovulazione” a sostituzione di “il farmaco potrebbe anche impedire l’impianto”.
“La correzione apportata dall’Aifa allinea il nostro Paese al resto del mondo” sottolinea Annibale Volpe, past President della Società Italiana della Contraccezione (Sic), “già nel 2010 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), sulla base di numerosi studi clinici, aveva espresso la propria posizione in materia: la pillola del giorno dopo non interferisce in alcun modo su un’ipotetica gravidanza già in atto…Al di là delle dovute informazioni pratiche relative alle funzioni del farmaco prescritto, ci appelliamo ai ginecologi affinché sfruttino la richiesta della pillola del giorno dopo per dialogare con la donna e il suo partner. E, dunque, evidenzino l’importanza di una corretta contraccezione stabile”.
La correzione annunciata in Gazzetta equipara ora levonorgestrel all’upistral acetato, più comunemente noto come “pillola dei cinque giorni dopo”, cui già nel 2011 la comunità scientifica ha riconosciuto lo status di “contraccettivo”.
Credits immagine: Shemer/Flickr