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La proteina che colpisce gli uomini

Potrebbero essere le insolite varianti di una proteina, trovate finora soltanto negli uomini, la causa della “discriminazione sessuale” del virus dell’epatite B (Hbv), molto più aggressivo in questi che non nelle donne. A suggerirlo è uno studio del Dipartimento di Medicina Genetica dell’Università Militare di Shangai condotto da Shuhan Sun e Fang Wange, e pubblicato su Journal of Proteome Research.

La proteina in questione è l’apolipoproteina A-I (Apo A-I), componente principale del cosiddetto colesterolo “buono” (ovvero le lipoproteine ad alta densità, Hdl) e coinvolta nella risposta alle infezioni. Attraverso uno studio sui topi, i ricercatori hanno infatti isolato forme anormali della Apo A-I nel fegato degli esemplari maschi infetti, ma non nelle femmine. Sulla base di questi risultati, Sun e colleghi sono poi riusciti a identificare varianti anormali della stessa proteina anche nel sangue di uomini con epatite B cronica, che non sembrano essere presenti nel sangue delle donne.

Secondo gli studiosi queste varianti potrebbero spiegare perché l’epatite B progredisce più velocemente e provoca maggiori danni al fegato nei maschi, che sono ben sei volte più suscettibili allo sviluppo dell’infezione cronica rispetto alle donne, e più portati a sviluppare cirrosi e tumore epatico. Inoltre, le proteine modificate potrebbero rappresentare un importante marker della malattia, che attualmente interessa ben 400 milioni di persone al mondo. (a.o.)

Riferimento: J. Proteome Res., Article ASAP DOI: 10.1021/pr900593r 

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