HomeFisica e MatematicaLa storia del freddo

La storia del freddo

di
Paola Coppola

Tom Shachtman
Zero Assoluto
La conquista del freddo
Sperling & Kupfer, 2001
pp. 309, £34.000

“Nel 1620 la maggior parte delle persone pensava che fosse impossibile invertire le stagioni all’interno di un edificio, e molti consideravano una tale impresa addirittura un sacrilegio, un tentativo di contravvenire l’ordine naturale, di alterare la configurazione del mondo stabilita da Dio.” Per questo, nell’estate del 1620, la sperimentazione che Cornelis Drebbel fece nell’Abbazia di Westminster venne guardata da re Giacomo I d’Inghilterra e dalla sua corte con un misto di stupore e terrore. Allora infatti il primo esperimento pubblico della refrigerazione di un ambiente sembrava un evento magico o soprannaturale.

Questo episodio si colloca all’inizio della storia del freddo, una conquista scientifica fatta di casualità e di ostinati esperimenti di laboratorio. Nel libro di Tom Shachtman, noto divulgatore scientifico americano, si ripercorrono queste tappe. Dalle origini, quattro secoli fa, quando Galileo inventò il primo termoscopio, una primitiva forma di termometro, a oggi. La sfida per la conquista dello zero assoluto è ancora aperta. Si è soltanto spostata di campo: oggi, infatti, lo studio delle temperature ultrabasse dei gas liquefatti apre prospettive un tempo inimmaginabili. Ecco due esempi: la realizzazione di treni a levitazione e di magneti per la chirurgia cerebrale. Oltre al passato e al presente della storia del freddo, Shachtman ricostruisce in maniera documentata le scoperte intermedie che, di volta in volta, sono rimaste circoscritte a un ambito accademico specialistico o che hanno avuto un forte e immediato impatto commerciale.

Molta strada è stata fatta dalla nascita del concetto di Zero assoluto nel 1703, una derivazione matematica che si deve a Guillaume Amontos, fino all’invenzione della scala termometrica di Daniel Fahrenheit nel 1720 e di quella centigrada di Anders Celsius del 1741. Leggendo il libro si scopriranno anche dei fatti insoliti. Per esempio, desta stupore sapere che il primo refrigeratore portatile inventato nel 1800 da Thomas Moore era rivestito di pelo di coniglio. E che l’invenzione del ghiaccio artificiale risale a un secolo e mezzo fa. In alcuni capitoli del libro poi si ricostruisce la nascita della termodinamica e della termoelettricità. Fino alle ricerche attuali. Una delle ultime conquiste risale al 1995, quando un condensato di Bose – Einstein venne creato a 170 miliardesimi di grado sopra lo zero assoluto. Scoperta che quest’anno ha ricevuto l’onore del premio Nobel per la fisica. Nel finale poi si trova una suggestiva ipotesi dell’autore: “gran parte dei progressi tecnologici di domani, e delle future scoperte sulla composizione della materia e della natura dell’universo, saranno compiuti in prossimità dello zero assoluto e si fonderanno sul nostro controllo e sulla nostra manipolazione del freddo”. Un motivo per conoscere la lunga strada che ha portato alla sua conquista.

RESTA IN ORBITA

Articoli recenti