La storia dell’allevamento domestico delle pecore è stata ricostruita grazie a un virus. Lo studio, pubblicato sull’ultimo numero di Science, conferma numerose teorie formulate sulla base di dati morfologici, storici e archeologici. Per esempio che la selezione di razze per la produzione di lana pregiata è cominciata in Asia Sudoccidentale circa cinque mila anni fa, e che la pratica si diffuse in Europa solo nel corso millennio successivo.
La ricerca è stata condotta da Massimo Palmarini dell’Institute of Comparative Medicine dell’Università di Glasgow, in collaborazione con numerosi altri atenei, tra cui quello italiano di Sassari. Sono stati analizzati campioni di Dna di 1.362 pecore appartenenti a 133 razze domestiche (Ovis orientalis aries) e selvatiche, come le Urial (Ovis vignei), i mufloni mediterranei (Ovis orientalis musimon) e asiatici (Ovis orientalis ophion e Ovis orientalis orientalis). In ciascun campione sono state cercate le tracce di una particolare famiglia di retrovirus, enJSRVS. Questi retrovirus, infatti, possono essere usati come marker genetici affidabili, perché la loro presenza nel genoma ospite è irreversibile e si trasmette verticalmente di generazione in generazione. Le popolazioni che condividono lo stesso retrovirus sono quindi, senza alcun dubbio, imparentate (filogeneticamente correlate).
Le pecore e le capre sono state le prime specie di bestiame a essere addomesticate, circa 11.000 anni fa in Asia Sudoccidentale. Cinque mila anni dopo l’agro-pastorizia era il principale mezzo di sostentamento delle popolazioni preistoriche europee, mediorientali e nordafricane. Secondo i ricercatori, però, le pecore furono allevate per la loro carne solo in un primo momento: sembra infatti che la produzione di lana acquistò quasi da subito un’importanza rilevante. L’omogeneità genetica riscontrata per i virus delle popolazioni di pecore in Turchia, Iran, Arabia Saudita, Siria, Egitto e Israele, indica che l’allevamento delle pecore per la lana è cominciata nell’Asia Sudoccidentale, dove le razze selezionate erano diffuse già cinquemila anni fa, mentre comparvero in Europa nei mille anni che seguirono. La ricerca riempie così una lacuna di dati storici sull’inizio del commercio di lana pregiata.
Le informazioni ricavate dallo studio sui virus hanno anche confermato che i mufloni della Sardegna, della Corsica, di Cipro e di alcune aree dell’Europa settentrionale sono discendenti diretti delle pecore importate in Europa e in Africa con le prime migrazioni dall’Asia (sono, cioè, tra le razze più primitive).
Una curiosità. Le pecore britanniche Jacob devono il loro nome a Giacobbe: leggenda vuole, infatti, che derivino dagli esemplari “chiazzati e screziati” che egli prese da suo suocero Labano (Genesi 30:25-43). Le analisi hanno effettivamente rivelato che le Jacob hanno un’affinità genetica con le razze dell’Asia sudoccidentale molto più forte che non con le altre pecore britanniche: “Sembra che questa razza derivi dalla prima selezione di cui si abbia nota”, scherzano i ricercatori. (c.v.)