Che i Neanderthal fossero anche un po’ artisti è un’idea che nella mente degli antropologi gira da un po’. Un’idea non così lontana dal vero, secondo quanto suggerisce oggi uno studio pubblicato su Pnas. Nella grotta di Gorham, a Gibilterra, un team di ricercatori del Gibraltar Museum, ha infatti scoperto e analizzato un’incisione somigliante alla griglia del gioco del tris, concludendo che si tratti della testimonianza lasciata proprio da un Neanderthal, a conferma delle sue capacità di espressione astratta. E di conseguenza di abilità di pensiero e creatività maggiori di quelle spesso attribuitegli.
L‘arte rupestre fino a oggi, raccontano i ricercatori, era considerata praticamente una prerogativa degli uomini moderni, arrivati nell’Europa occidentale circa 40mila anni fa. Quanto rinvenuto a Gibilterra però rimette in discussione l’unicità delle capacità artistiche. Infatti le incisioni trovate erano ricoperte da sedimenti in cui erano stati già scoperti dei reperti risalenti ai Neanderthal, a circa 40 mila anni fa. L’incisione quindi sarebbe ancora più vecchia, come dimostrano anche le analisi geochimiche condotte dai ricercatori sui minerali nei solchi tracciati, e realizzata proprio dai Neanderthal.
Incisione che, stando agli esperti sarebbe stata eseguita in maniera del tutto intenzionale, realizzata con un oggetto appuntito passato ripetutamente nella stessa direzione sopra la roccia. Cosa rappresentasse quel disegno? Forse una mappa o solo una segnalazione del fatto che la grotta fosse già utilizzata. Ma in ogni caso, concludono gli autori, è la testimonianza che le capacità intellettive dei Neanderthal sono state sottostimate.
Via: Wired.it
Credits immagine: Stewart Finlayson