L’artiglio del Velociraptor era un’arma

Sembra che Steven Spielberg avesse ragione: il Velociraptor usava l’artiglio posto sul secondo dito del piede – una grande unghia modificata e ricurva a mo’ di uncino – come un’arma, e non come appoggio per muoversi sul terreno, o per arrampicarsi. A riaccendere un dibattito scientifico di lunga data arriva una nuova specie di dinosauro chiamata Talos sampsoniun teropode troodontide, ovvero un raptor dotato di piume e strettamente imparentato con gli uccelli. Il fossile, descritto in uno studio su PLoS One, porta infatti una frattura sul secondo dito del piede sinistro. E, come spiega Lindsay Zanno del Field Museum of Natural History di Chicago, autrice della scoperta, una ferita può fornire molti indizi.

Talos sampsoni risale a 76 milioni di anni fa (Tardo Cretaceo) ed è uno dei pochissimi fossili di troodontide ritrovati in America Settentrionale. Come i Velociraptor, anche i Troodontidi portavano un grande artiglio sul secondo dito del piede, che fino a oggi si riteneva svolgere le funzioni più disparate. Una micro-tomografia computerizzata dell’osso del nuovo fossile (un’analisi simile a una Tac) ha ora evidenziato l’origine traumatica della ferita, dovuta forse a un morso o a un colpo, cui sarebbe seguita un’infezione. Se l’artiglio fosse stato usato come appoggio – sostengono i ricercatori – una simile lesione avrebbe comportato delle alterazioni al resto dello scheletro, che risulta però non modificato. Probabilmente, quindi, i troodontidi tenevano il secondo dito sollevato dal suolo mentre camminavano, e lo usavano per cacciare o come arma nei combattimenti.

Inoltre, il fatto che Talos sia sopravvissuto, come risulta dalle analisi, supporta l’ipotesi che questi dinosauri fossero onnivori: dal momento che portare a termine un’azione di caccia sarebbe stato impossibile per questo animale, l’alimentazione doveva essere a base di vegetali e frutta.

Riferimenti PLoS One doi:10.1371/journal.pone.0024487

Credits immagine: Scott Hartman 2010

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