Svelate le macchie delle pantere della Malesia

Se pensiamo al leopardo la prima cosa che ci viene in mente sono le sue caratteristiche macchie. Eppure l’immagine evocata non è sempre così veritiera. È il caso della pantera nera della Malesia, (Panthera pardus), un leopardo sì, ma dal manto scuro. Una variazione rara, pare, tranne che nella penisola malese, che ha complicato l’identificazione dei singoli felini e le stime sulla densità della popolazione di questo leopardo melanico. Ma solo fino ad oggi: anche la pantera nera della Malesia ha le macchie, solo che sono più difficili da vedere, e qualcuno ora c’è riuscito, come racconta lo studio pubblicato sul Journal of Wildlife Management.

A svelare le macchie della pantera nera è stata la ricerca condotta da Laurie Hedges, durante il suo dottorato di ricerca presso la Scuola di Geografia dell’Università di Nottingham nel Campus Malese (UNMC). Un risultato che darà ora la possibilità di distinguere e contare le pantere della Malesia per la prima volta.

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Tutta nera? 

Al team di Laurie Hedges è bastato modificare delle speciali macchine fotografiche che si attivano al passaggio degli animali. Normalmente il flash a infrarossi di queste macchine si attiva solo di notte, ma i ricercatori hanno fatto in modo di bloccare il flash in modalità notturna anche di giorno. Grazie agli infrarossi i leopardi apparentemente neri hanno rivelato le screziature del loro pelo, diverse da individuo a individuo, consentendone così il riconoscimento. “Con questa tecnica infatti potremmo identificare con precisione il 94% degli individui” spiega Hedges. “Questo ci permetterà di studiare e monitorare questa popolazione nel corso del tempo, un risultato fondamentale per la conservazione di questi animali in via di estinzione“.

“Questo è forse l’unico esempio conosciuto di una popolazione di mammiferi selvatici composta esclusivamente da animali melanici” ha aggiunto poi il ricercatore, “e nessuno ha idea del perché si siano diffusi così nella penisola malese”. Anche se il leopardo è diffuso in tutto il mondo, dalla fredda Russia alle sabbie infuocate del deserto del Kalahari, la sua variazione melanica è molto più rara. Ed è dovuta a un eccesso di melanina, lo stesso pigmento responsabile della nostra abbronzatura.

Riferimenti: Journal of Wildlife Management DOI: 10.1002/jwmg.901

Credits immagini: Rimba Research Malaysia

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