Scavando all’interno di una casa di pietra peruviana risalente a 4.000 anni fa, un gruppo di archeologi guidato da Linda Perry dello Smithsonian Institution di Washington (Usa) ha scoperto le più antiche tracce di coltivazione del granturco della civiltà Incas.
Gli archeologi hanno trovato microscopici resti di tre piante da coltura, granturco, patata e amido ricavato dalla radice della Maranta, in un vecchia abitazione situata nella Waynuna, una zona molto alta del Cerro Aycano, il picco che sovrasta la Cotahuasi Valley. Come riferito su Nature di questa settimana, sono stati recuperati piccolissimi granelli di amido e altri resti di pianta sia sul pavimento del capanno, che risale a un’epoca compresa tra 3.600 e 4.000 anni fa, sia sugli attrezzi di pietra trovati all’interno. La scoperta consente di retrodatare di almeno 1.000 anni la coltivazione del granturco in Perù. Non solo.
Dal momento che l’amido non cresce ad altitudini così elevate, gli archeologi ipotizzano che la pianta sia stata fatta arrivare da luoghi più lontani: sarebbe la testimonianza dell’utilizzo più antico di prodotti agricoli come merce di baratto. (m.r.)