Le vie chimiche dell’istinto sessuale

Una passione travolgente o un combattimento all’ultimo sangue tra due maschi rivali in amore. Entrambe non sono altro che risposte a particolari sostanze chimiche presenti nei fluidi corporei (come l’urina o il sudore), i feromoni. Queste sostanze, negli animali, agiscono attivando un particolare organo sensoriale, chiamato vomeronasale (Vno), solitamente situato in una nicchia nel naso. A permettere la risposta dei neuroni sensoriali del Vno sono i canali ionici: proteine che permettono il passaggio di specifici ioni attraverso la membrana cellulare. Soprattutto, come mostra uno studio dello Stowers Institute for Medical Research di Kansas City (Missouri, Usa), sono due canali in grado di far passare ioni potassio

Come spiegano i ricercatori su Nature Neuroscience, trovare canali per il potassio è stata una vera sorpresa: “Solitamente questo tipo di canali non ha un ruolo diretto nell’attivazione dei neuroni sensoriali”, rivela Ron Yucoautore dello studio e impegnato da oltre 10 anni nello studio di questo particolare organo. 

Presente e funzionante in molti vertebrati terrestri, come i topi dello studio statunitense, nell’essere umano l’organo vomeronasale è decisamente ridotto, quasi un residuo vestigiale. Del resto la stessa esistenza di feromoni umani è ancora fortemente in dubbio (un’eccezione potrebbe essere fatta per l’androstadienone, molecola derivata dal  testosterone che ha un effetto rilassante sulle donne). Tuttavia anche l’essere umano risponde alle sostanze chimiche presenti nell’odore dei suoi simili con comportamenti istintivi. Gli scienziati statunitensi sperano quindi che capire come il Vno funziona nei topi e negli altri mammiferi possa portare alla comprensione di come questi comportamenti siano attivati negli esseri umani. 

neuroni del Vno, con le loro ramificazioni, i dendriti, sono disseminati di recettori specializzati che, quando si attivano al contatto con i feromoni, aprono o chiudono i canali ionici presenti sulla superficie permettendo agli ioni di fluire all’interno o all’esterno di un neurone e creare un picco di tensione. Questa corrente elettrica attiva i neuroni dell’organo vomeronasale portando alla generazione di segnali nel cervello in grado di innescare uno specifico comportamento

Quando i ricercatori hanno provato a studiare, in alcuni topi, la funzione dei canali potassio nell’organo vomeronasale hanno individuato due canali potassio, SK3 e GIRK, responsabili per più della metà del flusso di ioni positivi all’interno dei neuroni. Inoltre, gli studiosi hanno trovato un’alta concentrazione di ioni potassio all’esterno del Vno, intorno ai dendriti.

Questa nuova scoperta, unita alle altre effettuate da Yu e dal suo team negli scorsi 10 anni (nel 2002 aveva scoperto canali per il calcio in grado di attivare i recettori dell’organo vomeronasale, mentre lo scorso novembre, in uno studio pubblicato su Nature Communication, gli stessi ricercatori dello Stower avevano trovato alcune prove a favore del ruolo di ioni cloro) ha portato i ricercatori a formulare alcune ipotesi: “Secondo noi il Vno si è evoluto in modo da avere alte concentrazioni di ioni e diversi tipi di canali ionici in modo da poter rispondere a vari tipi di ioni”, conclude Ron Yu. “Grazie alla presenza di diversi meccanismi di segnalazione sensoriale questo organo è infatti ancora più forte nell’attivazione di risposte istintive”.  

via wired.it 

Credit immagine a eqkrishena/Flickr

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