L’espresso arriva sulla Stazione spaziale

Buone notizie per AstroSam: presto, infatti, potrà godere di un buon espresso anche a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, nonostante i circa 370 chilometri che la dividono dal bar più vicino. Isspresso, la macchina per il caffè a “zero G” ideata dall’azienda torinese Argotec in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana e Lavazza, è infatti pronta per la partenza: lascerà la Terra alle 22.33 (ora italiana) da Cape Canaveral, e dovrebbe raggiungere quindi l’Iss nelle prime ore di domani.

L’arrivo di Isspresso in realtà era previsto già per la fine del 2014, ma è stata posticipata a causa dell’esplosione del razzo della Space X dello scorso ottobre, che ha costretto la Nasa a rivedere il calendario delle partenze di rifornimenti per l’Iss. La macchina arriverà sulla stazione spaziale corredata di 15 capsule di miscela 100% arabica, ma non si limita a realizzare un buon espresso. Si tratta infatti di un autentico esperimento di ingegneria spaziale: un apparecchio di 20 chili, realizzato per resistere a 400 bar di pressione, che permetterà di realizzare anche , tisane e brodi per reidratare cibi liofilizzati nelle difficili condizioni presenti nello spazio.

Insieme ad Isspresso il razzo Dragon che parte stasera porterà sulla stazione diverse tonnellate di rifornimenti, e alcuni importanti importanti esperimenti scientifici. Tre di questi sono stati selezionati dall’Asi per la missione Futura di AstroSam: Isspresso ovviamente, Cytospace (Cell Shape and Expression), che studierà gli effetti della microgravità sul dna e la forma delle cellule, e infine l’esperimento Nato (Nanoparticles and Osteoporosis ), che esplorerà l’efficacia di particolari nanoparticelle di idrossiapatite per prevenire l’osteoporosi causata dalla permanenza in ambienti a bassa gravità.

La partenza del razzo rappresenterà inoltre per Space X la terza opportunità per sperimentare l’atterraggio dei suoi dragon al rientro in atmosfera. Dopo i primi due tentativi a gennaio e febbraio, i tecnici della società ritengono che questa volta, anche grazie alle informazioni raccolte nei precedenti fallimenti, le probabilità di successo si aggirano ormai intorno al 75-80%.

Via: Wired.it

Credits immagine: Isspresso

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