Partiamo da un dato: nei Paesi ad alto reddito l’incidenza della leucemia linfoblastica acuta è maggiore di quella delle nazioni più povere, in cui il tenore igienico e gli investimenti in ambito sanitario sono inferiori. Perché? È quello che si è chiesto Mel Greaves dell’Institute of Cancer Research di Londra, che, forte di tre decenni di studi, avanza la teoria per cui le leucemie infantili potrebbero essere causate, oltre che da mutazioni genetiche casuali e dall’esposizione a radiazioni, dalla mancanza di infezioni comuni che in genere aiutano a sviluppare i meccanismi dell’immunità dell’organismo. Se così fosse, secondo Greaves alcuni casi potrebbero essere prevenuti.