In questo mese, pieno di appuntamenti astronomici, ecco arrivare un altro evento da non perdere. Oltre all’eclissi solare ibrida del prossimo 20 aprile, infatti, sono arrivate puntuali come ogni anno le Liridi, sciame meteorico che farà brillare i cieli di primavera, specialmente nelle notti tra il 22 e il 23 aprile. Ecco di cosa si tratta esattamente e come ammirare al meglio questo spettacolo astronomico.
Le Liridi
Le Liridi sono tra le più antiche piogge di meteore che conosciamo, tanto che il primo avvistamento risale al 687 a.C dai cinesi. Queste minuscole meteore, delle dimensioni di un granello di sabbia circa, sono associate ai detriti della cometa C/1861 G1 Thatcher e sembrano provenire dalla costellazione della Lira, da cui prendono il nome. Ogni aprile, il nostro pianeta attraversa la scia di detriti lasciata dal passaggio della cometa: quando entrano in collisione con l’atmosfera terrestre, questi bruciano, dando vita così a una pioggia di “stelle cadenti” (precisiamo, quindi, che non si tratta di vere e proprie stelle).
Il momento migliore per osservarle
Quest’anno, come spiegano gli esperti dell’Unione Astrofili italiani (Uai) il momento di maggiore attività meteorica delle Liridi, e quindi anche il momento migliore per osservarle, sarà tra il 22 e il 23 aprile, specialmente nelle ore che seguono il crepuscolo serale. La loro osservazione, questa volta, sembra essere ancor più favorevole, data l’assenza della Luna. “Sarà comunque opportuno monitorare magari fotograficamente anche l’attività delle notti adiacenti, specie delle precedenti che in genere sono più ricche di scie luminose”, spiegano dall’Uai.
Va precisato, tuttavia, che si tratta di un fenomeno piuttosto moderato: si possono osservare dalle 10 alle 30 meteore all’ora. Ogni 60 anni circa, invece, si possono verificare delle eccezioni, o meglio degli “outbust”, esplosioni di oltre 100 meteore all’ora, come accadde negli Stati Uniti nel 1982 e precedentemente in Virginia nel 1803, in Grecia nel 1922, in Giappone nel 1945. La prossima tempesta di Liridi è prevista nel 2042.
Come ammirare le Liridi
Dato che il radiante, ossia il punto nel cielo da cui sembrano provenire le Liridi, è situato nella costellazione della Lira, basterà rivolgersi a nord-est di Vega, la stella più luminosa di questa costellazione. Meteo permettendo, quindi, si dovrà cercare un posto lontano dalle luci della città, il più buio possibile. Non serviranno né binocoli né telescopi, ma solamente un sacco a pelo o una coperta su cui sdraiarsi con i piedi rivolti a est e aspettare che gli occhi si abituino all’oscurità, solitamente in circa 30 minuti.
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