Da circa cinquant’anni i disturbi bipolari dell’umore, l’alternanza di depressione ed esaltazione maniacale, vengono curati con il litio. Ora uno studio condotto da Lowell Hokin della University of Wisconsin Medical School, e riportato in Proceedings of the National Academy of Sciences, spiega perché: il litio regola i livelli dell’acido glutammico utilizzato nelle sinapsi dalle cellule nervose. L’acido glutammico è il neurotrasmettitore primario dell’eccitazione, e “trasporta” messaggi in maniera istantanea nell’85% dei neuroni cerebrali. In normali condizioni, la cellula nervosa libera il neurotrasmettitore verso un neurone adiacente, dopodiché interrompe il segnale riassorbendo l’acido glutammico, che così potrà essere utilizzato nuovamente per un altro “messaggio”. Ma quando il meccanismo di ritorno non funziona, i livelli di acido glutammico nelle cellule rimangono troppo bassi. E questo, secondo Hokin, provocherebbe disturbi depressivi, mentre alti livelli indurrebbero stati maniacali. Il suo studio sugli effetti cronici del litio, condotto sui topi, ha dimostrato che questo elemento ha il potere di ripristinare i giusti livelli di glutammato e di stabilizzarli nel tempo.(m.r.)