L’Rna come farmaco

Un gruppo di ricercatori della Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, ha scoperto che l’Rna messaggero (che trasmette ai ribosomi le informazioni per la sintesi delle proteine) può essere usato per inibire l’azione della proteina NF-kappaB, responsabile dello sviluppo del cancro, l’Aids e alcune malattie croniche. I ricercatori, il cui studio è stato pubblicato sull’ultimo numero di Proceedings of the National Academy of Sciences, hanno “istruito” l’Rna affinché agisca da trappola nelle cellule per la proteina. Dopo aver preso in laboratorio una collezione casuale di 100 mila miliardi di piccole molecole di Rna e le hanno mischiate con la proteina, catturando in un filtro l’Rna più abile ad attaccarsi alla proteina; questo procedimento è stato ripetuto più volte per individuare la molecola di Rna che blocca meglio l’NF-kappaB. Successivamente, per verificare le capacità dell’Rna nelle cellule viventi, i ricercatori hanno utilizzato come organismo modello il lievito, le cui cellule sono molto simili a quelle degli esseri umani. Dopo aver analizzato simultaneamente migliaia di variazioni dell’Rna nel lievito, i ricercatori hanno individuato una molecola di Rna che blocca l’NF-kappaB. Aumentando il numero di questa molecola, sono aumentati anche gli effetti “trappola” che inibiscono l’azione della proteina. I ricercatori stanno cercando di sviluppare un farmaco che sfrutti le proprietà dell’Rna che, secondo James Maher, un biologo molecolare coinvolto nella ricerca, “sarebbe molto più vantaggioso di altri, in quanto potrebbe essere prodotto dalle stesse cellule del corpo attraverso una terapia genetica, in cui verrebbe trasmesso alle cellule il gene per l’Rna trappola”. (ma.c.)

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