Così come il suono e la luce, anche i terremoti sono fenomeni fisici basati sulla propagazione di onde. E così come la comunità scientifica ha già progettato materiali in grado di interferire con la propagazione delle onde sonore ed elettromagnetiche, ora è arrivato il momento di quelle sismiche: i ricercatori dell’Imperial College di Londra, infatti, stanno lavorando per realizzare strutture simili ma di dimensioni molto maggiori, che secondo gli esperti inglesi in futuro potrebbero essere utilizzate per controllare la propagazione dei terremoti.
Partendo da questi risultati, hanno quindi sviluppato una strategia per emulare le proprietà degli alberi utilizzando dei metamateriali, ovvero materiali artificiali con proprietà fisiche differenti da quelle dei materiali presenti in natura.
“Sarebbe bello se potessimo circondare un castello storico o una centrale nucleare con un metamateriale, in modo tale che quando le onde sismiche arrivano vengono deviate nel terreno. L’edificio rimarrebbe perfettamente immobile e non danneggiato”, spiega l’autore Richard Craster, dell’Imperial College. “Questo è quello che vogliamo provare a fare”.
Gli scienziati chiamano questa strategia metawedge (metascudo), che potrebbe eventualmente essere realizzata con alberi veri o propri che agiscono come risonatori artificiali. Ancora in fase di sperimentazione, per ora i metawedges possono essere efficaci solamente con onde provenienti da due direzioni, ma gli scienziati sono speranzosi: ci sono tante altre applicazioni potenziali, per esempio utilizzandoli per mascherare altri tipi di vibrazioni che possono influire sugli edifici. “Un’altra cosa che ci interessa è, per esempio, la vibrazione proveniente da linee ferroviarie”, continua l’esperto. “Potremmo mettere una barriera metamateriale tra il treno e le case, in modo che le onde possano scendere nel suolo o da qualche altra parte dove si possano interrompere”.
Via: Wired.it