Mascherine obbligatorie nonostante il caldo? Allora meglio indossare quelle chirurgiche anziché le N95 o Ffp2. A suggerirlo in un post su Facebook è l’infettivologo e direttore della clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti, riferendosi ai risultati di uno studio delle università di Chieti-Pescara e Bari pubblicato da poco sull’International Journal of Enviroment Research and Public Health. Le N95, infatti, non lascerebbero fluire il calore aumentando la temperatura del viso.
Del fastidio di dover indossare le mascherine per ridurre la trasmissione del nuovo coronavirus con l’arrivo del caldo abbiamo cominciato a lamentarci un mese fa. E già allora anche tra gli esperti c’era chi, pur comprendendo e provando in prima persona il disagio, si schierava a favore della precauzione e chi invece cominciava a allentare un po’ la presa, sottolineando che in determinati contesti, visto anche il continuo miglioramento della situazione pandemica in Italia, la mascherina risultasse pressoché inutile.
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Ora che l’estate è davvero arrivata la questione non può che riaccendersi e sul tema è intervenuto con un post su Facebook anche Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. L’infettivologo, che cita uno studio condotto da ricercatori delle università di Chieti-Pescara e Bari, appoggia in sostanza l’idea che in questa fase dell’epidemia nel nostro Paese – con Regioni praticamente indenni da Covid-19 e il continuo calo dei contagi anche nelle aree più colpite – e con il caldo intenso dei mesi estivi sia meglio evitare di indossare le mascherine N95.
Queste se indossate correttamente sono in effetti più efficienti contro il contagio (dovrebbero bloccare oltre il 90% delle particelle in entrata e in uscita, compreso il coronavirus), ma secondo la ricerca di Antonio Scarano, Francesco Inchingolo e Felice Lorusso il loro uso, confrontato con quello delle più semplici (e meno protettive) mascherine chirurgiche, aumenta la temperatura della cute del viso.
I ricercatori tramite scanner infrarossi hanno misurato la temperatura del viso nella regione attorno alla bocca in 20 persone che hanno indossato per un’ora una mascherina chirurgica e poi una N95 per lo stesso periodo di tempo. Hanno anche annotato la sensazione di umidità, calore, difficoltà a respirare e la scomodità percepita con i due diversi dispositivi. “Abbiamo registrato una differenza significativa nel flusso di calore e nella temperatura della regione periorale tra la mascherina chirurgica e il respiratore N95 (p <0,05)”, scrivono gli autori. “Tra i gruppi era presente una differenza statisticamente significativa di umidità, calore, difficoltà respiratoria e disagio percepiti. I risultati dello studio suggeriscono che i respiratori N95 sono in grado di indurre un aumento della temperatura della pelle del viso, un maggiore disagio e una minore aderenza rispetto alle mascherine chirurgiche mediche”.
“Per strada vedo ancora troppa gente con le N95 perché pensano siano migliori”, conclude Bassetti. “Lasciamole agli operatori sanitari e continuiamo ad usare, quando servono, le mascherine chirurgiche”.
Via: Wired.it
Credits immagine di copertina: Tonik on Unsplash
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