Eugenio Santoro
Internet in medicina
Il pensiero scientifico editore, 1998 Roma
pp. 235, 45 mila lire
Riviste mediche elettroniche, congressi e forum virtuali, database di immagini anatomiche, associazioni per medici e pazienti, notizie continuamente aggiornate su terapie e diagnosi. Il mondo della medicina, anche quello più tradizionalmente cartaceo, si è impossessato prepotentemente della rete. A cominciare dal British Medical Journal, pioniere dell’editoria elettronica, a The Lancet e al Journal of American Medical Association. Tutte le riviste mediche più prestigiose hanno aperto un loro sito web. Persino il New England Journal of Medicine, il più riottoso al lancio on-line.
Questa è la realtà che descrive Eugenio Santoro, dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, nel libro “Internet in medicina”. Ma lo stesso autore mette in guardia dalle tante informazioni mediche di cattiva qualità accanto a tante preziose notizie: uno studio, denominato Hon, condotto su 1124 utenti che hanno compilato un questionario on line, ha messo in evidenza che la qualità delle informazioni mediche deve essere migliorata per il 64 per cento degli intervistati. “Negli ultimi mesi” scrive Santoro “sono stati fatti numerosi sforzi per misurare e garantire la qualità dei siti che trattano materiale medico. Le esperienze si muovono su tre fronti: i codici di autoregolamentazione per lo sviluppo di un sito medico, i servizi di recensione/revisione, l’utilizzo di etichette descrittive dei siti attraverso i sistemi PICS”.