Un materiale adesivo più forte di un geco

Gli spiderman della natura, i gechi, sono stati battuti da un modello artificiale: un recente materiale adesivo del tutto sintetico, creato dai ricercatori statunitensi dell’Universita di  Dayton, in collaborazione con il Georgia Institute of Technology, l’Air Force Research Laboratory e l’Università di Akron. La ricerca, pubblicata questa settimana su Science, si basa su un’applicazione dei nanotubi di carbonio che imitano i microscopici peli presenti sulle estremità delle dita di questi abili arrampicatori.

La straordinaria capacità dei piccoli rettili è fisicamente spiegata dalle forze intermolecolari di Van der Waals, che si generano tra le estremità dei peli dei gechi e le superfici. Questa curiosa caratteristica è stata a lungo studiata dai ricercatori che hanno così creato un materiale innovativo con capacità adesive fino a dieci volte superiori a quelle dei gechi stessi, capace di generare forze di coesione anisotrope, che variano cioè a seconda della direzione considerata. In particolare, la forza adesiva generata va da 10 Newton (quella che esiste in natura tra le dita dei gechi e le pareti) a 100. Il merito dei nanotubi è sostanzialmente quello di aumentare di molto la superficie di contatto, di qualunque natura essa sia.

Come riportano gli autori, questa scoperta potrebbe avere importanti applicazioni anche in campo elettronico. I nanotubi di carbonio, infatti, conducono calore ed elettricità, e potrebbero essere utilizzati sia come adesivi sia come ponti conduttori tra componenti. Altro punto a favore il fatto che la loro proprietà non dipende dalle condizioni ambientali, come avviene invece per altri adesivi che richiedono un certo grado di umidità. Questo rende l’adesivo ideale per applicazioni in campo aerospaziale e in condizioni di vuoto. (e.a.)

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