Una mela al giorno toglie il medico di torno, vuole la saggezza popolare. E se alla sola mela ci aggiungessimo banane, pomodori e pure tisane ricche di antiossidanti potremmo preservare più a lungo la salute dei nostri polmoni. È questa la conclusione tratta dai ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health che, con uno studio durato dieci anni, hanno stabilito una correlazione tra il consumo di tre o più porzioni di frutta fresca al giorno e un rallentamento del naturale declino della funzionalità polmonare nella popolazione adulta. Un’evidenza tanto più marcata negli ex-fumatori, che lascia pensare che sostanze come i flavonoidi possano favorire la riparazione delle lesioni all’apparato respiratorio.
La ricerca, pubblicata sull’European Respiratory Journal, fa parte di un progetto più ampio noto con l’acronimo Alec (Aging Lungs in European Cohorts), e ha coinvolto 680 persone da tre Paesi europei (Germania, Norvegia e Regno Unito) allo scopo di valutare se e come una dieta ricca di particolari tipi di antiossidanti, come i flavonoidi, potesse attenuare il naturale declino della funzionalità polmonare legata all’invecchiamento nell’arco di 10 anni.
I partecipanti allo studio, tutti adulti attorno ai 40 anni, sono stati contattati per la prima volta nel 2002 per compilare un questionario relativo alle proprie abitudini alimentari e essere sottoposti a una spirometria così da valutare la capacità polmonare di ciascuno.
Dopo 10 anni le persone sono state ricontattate per ripetere i test. Due i parametri utilizzati per monitorare la funzionalità polmonare: la Fev1 (Volume espiratorio massimo) per misurare la quantità d’aria espulsa nel primo secondo, e la Fvc (Capacità vitale forzata) per valutare la quantità d’aria che può essere inalata in 6 secondi.
Per fornire un quadro completo delle condizioni dei partecipanti e contenere le limitazioni insite nel metodo di ricerca, lo studio ha tenuto conto anche di fattori come età, altezza, sesso, indice di massa corporea (un indicatore di obesità), stato socio-economico, livello di attività fisica svolta, etc.
L’analisi dei dati ha mostrato che le persone abituate a mangiare frutta fresca (con particolare preferenza per le mele) più volte al giorno mantenevano valori di Fev1 migliori, come se il tasso di degenerazione della funzionalità polmonare fosse rallentato. In modo simile, al consumo quotidiano di mele, banane, pomodori e tisane antiossidanti si associava un decremento inferiore dei valori di Fvc.
“La funzione polmonare inizia a diminuire intorno ai 30 anni a velocità variabile a seconda dello stato di salute degli individui”, spiega Vanessa Garcia-Larsen, autore della ricerca. “Il nostro studio suggerisce che mangiare regolarmente più frutta e verdura fresche può aiutare a ridurre il declino della funzionalità polmonare associata all’età delle persone, e potrebbe anche contribuire a riparare i danni causati dal fumo”.
Secondo i ricercatori, infatti, sarebbero proprio gli ex-fumatori la categoria che mostra i risultati più sorprendenti, facendo ipotizzare che gli antiossidanti, come il licopene contenuto nei pomodori, possano contribuire a risanare il tessuto polmonare compromesso. “Il nostro studio – continua Garcia-Larsen – suggerisce che la dieta possa svolgere un ruolo nel preservare la funzione ventilatoria negli adulti, rallentando il naturale processo di invecchiamento dei polmoni anche in chi non ha mai fumato”.
Riferimenti: European Respiratory Journal