Biberon di nuovo sotto i riflettori. Dopo i biberon di policarbonato, accusati di rilasciare bisfenolo A, anche i nuovi materiali usati per produrli, come il polipropilene, suscitano perplessità. Potrebbero rilasciare microplastiche, specialmente quando riscaldati. A raccontarlo è il team di Dunzhu Li del Trinitiy College di Dublino, sulle pagine di Nature Food: i bambini possono essere esposti a livelli di microplastiche più elevati di quanto si pensasse in precedenza, commentano gli autori. E malgrado gli allarmi lanciati su più fronti, non sappiamo ancora che impatto abbiano le microplastiche sulla salute umana. Ma qualcosa possiamo fare per ridurre l’esposizione e i possibili rischi.
Biberon e latte artificiale
I biberon in polipropilene sono ampiamente utilizzati per la preparazione di latte artificiale e i ricercatori hanno cercato di capire quanto rimanessere inerti durante tutto il processo. Per questo hanno testato la quantità di microplastiche rilasciate dai biberon (dieci diversi, tra i più diffusi al mondo) durante le fasi di preparazione del latte, considerando come riferimento le tecniche di pulizia, sterilizzazione e miscelazione raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Il tutto mimandone l’utilizzo per tre settimane. Nel dettaglio di questo si tratta: si comincia con la pulizia accurata di ciascuno dei biberon, segue sterilizzazione con acqua a 95°C per 5 minuti, asciugatura all’aria e infine si riempiono con acqua a 70° C, la temperatura raccomandata per la preparazione del latte artificiale. Per simulare il processo di miscelazione, i biberon venivano infine agitati meccanicamente per 60 secondi circa. Dopo il raffreddamento i campioni di acqua dei biberon sono stati fatti passare attraverso un filtro rivestito in oro con una dimensione dei pori di 0,8 micrometri, così da intrappolare eventuali particelle presenti. Per stimarne la quantità i ricercatori hanno utilizzato tecniche come spettroscopia Raman e microscopia a forza atomica.
Microplastiche e alte temperature
Li e colleghi hanno scoperto che dai biberon vengono rilasciate fino a 16 milioni di microparticelle di polipropilene per litro durante il processo di preparazione (variabili da un minimo di 1,3 milioni) e che il rilascio c’è stato durante tutto il periodo di studio (tre settimane), notando che, come atteso, alcuni fattori più di altri sembrano influenzarlo. Le plastiche, infatti, sono materiali termicamente sensibili e un contributo centrale al rilascio di microplastiche era la temperatura di preparazione del latte in formula, come spiegano gli scienziati. Le alte temperature però di contro sono essenziali nel processo di sterilizzazione per eliminare eventuali batteri potenzialmente pericolosi per la salute del bambino.
Dopo aver determinato la quota di microplastiche rilasciate dai biberon, i ricercatori hanno cercato di capire a che livello di esposizione corrispondessero nel complesso per i più piccoli. E hanno osservato che, in media, quelli stimati superano di circa un milione i livelli di sicurezza raccomandati per microplastiche al giorno. I neonati in Africa e in Asia sono quelli con più basso rischio di esposizione, aggiungono, mentre i neonati in Oceania, Nord America ed Europa quelli con rischio più alto, con esposizioni di microplastiche superiori ai due milioni al giorno.
Piccoi accorgimenti per ridurre le microplastiche
Per ridurre il rilascio di microparticelle di plastica dai biberon, e i potenziali rischi correlati, i ricercatori suggeriscono alcuni piccoli accorgimenti da aggiungere alle raccomandazioni dell’Oms, come sciacquare la bottiglia sterilizzata per almeno tre volte con acqua precedentemente bollita e portata a temperatura ambiente (non in un contenitore di plastica a sua volta). E ancora: l’acqua da mescolare con il latte artificiale andrebbe scaldata a 70° C utilizzando un contenitore non di plastica, e dopo essere stata mescolata con il latte in formula, la miscela va lasciata raffreddare prima di essere trasferita al contenitore di plastica evitando così di agitarla quando si trova nel biberon. Infine il latte artificiale precedentemente preparato non andrebbe riscaldato in contenitori di plastica o mediante forni a microonde.
Riferimenti: Nature Food
Credits immagine di copertina: Lucy Wolski on Unsplash